1 Aprile 2004

BlogRodeo 1.0

Mancano 50 giorni.

Scritto alle 12:00 | nessun commento

2 Aprile 2004

Prova di carattere

“Signore, aiutami a essere meno preoccupato e aiutami a esserlo ESATTAMENTE nel modo giusto.” Questa la preghiera di un ISFJ come me secondo il test di Jung/Myers-Briggs. Un profilo che è abbastanza vero, con le dovute eccezioni.

Trovato su biccio.com.

Scritto alle 09:02 | 3 commenti

3 Aprile 2004

Otsirc id enoissap al

Continuando a circumnavigare il cosiddetto “film-evento” La Passione di Cristo, ne ho visti degli spezzoni trasmessi da Porta a porta e ripresi da Blob (come dire, non c’è rifugio).

Lo vero straniamento è quello dei dialoghi, in quanto si tratta di un film recitato in aramaico, evento raro anche se sorprendentemente non unico. O, per meglio dire, in una lingua che si suppone identica a quella che si pensa usassero gli ebrei dell’epoca nella vita quotidiana; cautela necessaria perché mi viene detto che il latino del film sembra uscito da una versione di prima ginnasio…

In ogni caso, questa lingua per noi sconosciuta e distante, unita all’evidente difficoltà di recitazione da parte degli attori, rende improbabile il dialogo, tanto che sembra che l’audio sia stato (come da scherzo ben oliato) montato al contrario sulle immagini. Così alla fine mi è tornata alla mente la scena della fattoria svedese in Top Secret!. Non credo che fosse questo l’effetto auspicato da Mel Gibson.

Scritto alle 17:42 | nessun commento

4 Aprile 2004

Stereotipi

Non scrivo quasi più nulla sulla guerra e sull’Iraq: mi manca la forza quando scopro che tutte le “novità” erano già state dette e ridette dai cosiddetti “pacifisti” nel corso dell’ultimo anno e mezzo. Per esempio la notizia del giorno è che Colin Powell ammette che le “prove” presentate all’ONU erano una buffonata; ringraziamo il Segretario di Stato americano, ma lo sapevamo già.

Ho però avuto un’epifania sul ruolo di Powell all’interno di un’amministrazione americana che assomiglia sempre più alla serie George Walker, Texas Ranger: è l’amico fidato a cui affidare dei lavori da fare, simpatico ma un po’ tonto e a cui l‘“eroe” della serie toglierà le castagne dal fuoco dopo che avrà fatto una figura poco brillante. Un ruolo da negro, insomma.

Scritto alle 18:26 | nessun commento

7 Aprile 2004

BlogRodeo 1.0

Perché i blogger sognano parole elettriche?

Scritto alle 12:00 | nessun commento

Il nuovo nemico

Sembra che l’amministrazione americana non riesca a concepire altre modalità se non il confronto uno-a-uno con il nemico di turno: il nuovo arrivato è l’imam sciita Motqada al-Sadr il cui “Esercito Mehdi” ha innescato la rivolta degli ultimi giorni a Najaf, Nassiriya e Qut (da cui pare che i preparatissimi soldati ucraini siano stati cacciati proprio oggi…)

E in ogni caso l’approccio è sempre quello, bisogna pur usare la parola, da cowboy: un generale americano ha dichiarato che “la calma potrà ritornare in Iraq unicamente se si consegnerà alle forze della coalizione il leader radicale sciita, e il solo contributo che lo stesso Sadr può dare in tal senso consiste appunto nell’arrendersi”. Certo, come no!

Non si capisce veramente se gli americani non capiscano la situazione locale oppure scelgano di ignorarla (ovvero, se ci sono o ci fanno): leader come al-Sadr hanno dietro di sé vasti numeri di sostenitori pronti anche ad immolarsi per un capo che è al tempo stesso religioso e politico; l’unica cosa sensata da fare è andarci coi piedi di piombo. Tra l’altro la più grande città sciita dell’Iraq, in realtà un enorme quartiere-ghetto di Baghdad, era chiamata Saddam City durante la dittatura; dall’anno scorso si chiama Sadr City in onore dell’ayatollah Mohammed Sadiq al-Sadr ucciso durante la dittatura: il padre di Motqada al-Sadr. Aldilà di questi potenti simboli, si dice che questi abbia il sostegno di “solo” il 15% della comunità sciita irachena, cioè “solo” di 2,5 milioni di persone.

Scritto alle 14:02 | nessun commento

Il comandante

Mentre gli americani fanno di tutto per far precipitare la situazione in Iraq, non dobbiamo dimenticare che i soldati morti sono il puntello della presidenza di George Bush Jr.

Bush photomosaic of American dead in Iraq

War President è un fotomontaggio che rappresenta il “presidente” composto dall’immagine dei caduti in Iraq. Credo abbia un significato politico (e quindi artistico) fortissimo. Da Boing Boing.

Aggiornamento: Repubblica se ne è accorta il 13 aprile…

Scritto alle 15:54 | nessun commento

Buon auspicio

Il Cavalier Banana continua a ripetere che lui è un vincente, come il suo Milan. Come il Milan Silvio, come il Milan.

Scritto alle 22:42 | 3 commenti

8 Aprile 2004

Per completezza

Ecco una notizia che scommetto non ci sarà nei TG di oggi:

«C’è un burattinaio, e sta a Palazzo Chigi». Lo aveva detto Piero Fassino a Bologna, riferendosi alle manovre contro di lui, Prodi e Dini per l’affare Telekom Serbia. Per questo motivo Berlusconi, chiamato direttamente in causa, aveva querelato il segretario diessino per diffamazione, chiedendo 15 milioni di euro di risarcimento danni.

Il giudice di Bologna ha adesso archiviato la denuncia per insussistenza del reato, avendo agito nell’esercizio del diritto-dovere di critica politica, che è costituzionalmente tutelato. Lo ha deciso il giudice di pace Nicoletta Macchiavelli, su richiesta della procura della Repubblica.

I fatti successivi hanno dimostrato che un complotto contro Fassino, Dini e Prodi (secondo il cosiddetto superteste Igor Marini rispettivamente “cicogna”, “rospo” e “mortadella”) era stato effettivamente messo in piedi per screditare i tre esponenti politici, accusati di aver percepito tangenti.

Scritto alle 11:54 | nessun commento

9 Aprile 2004

Un anno dopo

Il 9 aprile 2003 titolavo “È finita - forse”. Non credo di essere stato particolarmente intelligente nell’immaginare che non finisse lì, ma mi colpisce chi lo è stato così poco da credere davvero che la guerra irachena fosse finita, mentre è appena all’inizio.

Scritto alle 13:49 | 1 commento

Come l'avrei fatto io

Veramente ottimo il nuovo plugin per Movable Type di Paul Sumner Downey, IMDB Vote History: non solo sono un fan e a tempo perso contributore dell’IMDb, ma da un po’ cercavo un modo per visualizzare automaticamente i dati dalla mia lista personale. Ora questo plugin fa esattamente quello che volevo fare io!

L’ho aggiungo alla colonna laterale della categoria Film di questo weblog, con i 50 titoli (anzi 49, ci dev’essere un bug…) che ho visto e votato di recente.

Scritto alle 15:08 | 2 commenti

12 Aprile 2004

Leggine ad personam

Si sapeva che nella c.d. “Casa delle Libertà” si fanno leggine su misura (la “Cirami”, la “Gasparri” o il “lodo Schifani”) per singole esigenze del leader, ma ora leggo su L’espresso che “la Camera dei Deputati ha deciso di mettere in calendario una proposta di legge del leghista Cè, che viene incontro alle esigenze dei «pazienti incontinenti e stomizzati» per assicurare l’istituzione di un registro nazionale degli incontinenti e la creazione di una facoltà universitaria «finalizzata alla formazione di personale infiermeristico che si occupi di incontinenza».”

Quindi Forza Italia ha passato questa parte di legislatura a fare leggi per risolvere i problemi nel passato di Berlusconi, ora la Lega pensa a fare leggi per risolvere il futuro di Bossi.

Scritto alle 22:59 | 2 commenti

14 Aprile 2004

Libero di essere razzista

È probabile che la data di oggi resterà una data importante nella storia del quotidiano Libero (la cui autorevolezza non è mai stata minore di quella del Papersera) che rompe gli indugi e si prepara a combattere con La Padania per i lettori più biechi e razzisti.

Prima pagina di 'Libero' del 14 aprile

Sulla prima pagina del 14 aprile (cliccare per ingrandire) il titolo è “Abbiamo 800 mila ostaggi”: si parla di tutti gli immigrati musulmani e/o arabi presenti in Italia e che potremmo prendere in ostaggio per vendetta: “Se applicassimo ai musulmani gli stessi criteri che loro applicano a noi dovremmo sequestrare tutti quelli che risiedono in Italia. Ma non lo facciamo perché siamo in una civiltà superiore”. Continua titolando che “L’imam di Bagdad adesso fa campagna elettorale per Prodi”.

No, non è il 1° aprile, e commentare è francamente difficile. Teniamolo così, a futura memoria. Aggiungo solo che sulla homepage di Libero c’è una foto del direttore Vittorio Feltri e lo slogan “Se riconoscete quest’uomo sapete riconoscere fatti e notizie”: non avrei saputo dirlo meglio.

Scritto alle 10:06 | 11 commenti

Blogrodeo 1.0

È arrivato! Spostati!

Scritto alle 12:00 | 1 commento

15 Aprile 2004

La tragedia degli ostaggi

Affogata, forse non casualmente, in una giornata di molte tragedie, arrivano notizie che gettano nella disperazione chi ha a cuore le sorti del popolo palestinese, ostaggio da un cinquantennio delle politiche della comunità internazionale nel riguardo di Israele. Gli Stati Uniti, che negli ultimi anni hanno monopolizzato il ruolo di peacemaker nella crisi mediorientale sottraendolo a qualsiasi organismo internazionale, hanno approvato le politiche di Sharon per bocca del più estremista dei suoi presidenti, forse per calcolo elettorale, forse per pura ideologia neo-conservatrice.

Oltre all’appoggio alla costruzione del funesto muro, per la prima volta Bush ha sostenuto che non è necessario che Israele rientri all’interno dei confini precedenti al giugno 1967 (e sostanzialmente identici a quelli del 1949) e quindi possa annettersi parte dei territori occupati (che non si chiamano occupati per nulla).

La notizia non va affatto sottovalutata: non solo produrrà degli effetti sul terreno, ma rinnega (almeno) due risoluzioni dell’ONU votate anche dagli Stati Uniti, la 242 del 1967 (accettata in principio anche da Israele) e la 338 del 1973. La prima impone a Israele di rientrare nei confini precedenti la “Guerra dei sei giorni”, la seconda reitera l’effetto della 242 nella situazione successiva alla guerra dello Yom Kippur.

Pare che ultimamente si venisse bombardati a non rispettare le risoluzioni ONU, ma forse solo se si sta dalla parte sbagliata.

Scritto alle 01:29 | 3 commenti

Meme politico

Non posso esimermi dal passare anche io il meme:

  1. Prendi il libro più vicino.
  2. Aprilo alla pagina 23.
  3. Trova la prima frase degna del benché minimo interesse.
  4. Posta il testo della frase nel tuo blog insieme a queste istruzioni.

Dal libro che ho vicino alla tastiera:

The Arab problem, [David Ben-Gurion] claimed, paled in significance compared with the Jewish problem because the Arabs had vast spaces outside Palestine, whereas for the Jews, who were being persecuted in Europe, Palestine constituted the only possible haven. He thus came to treat the Arab problem as merely one of status for the Arab minority within a state with a large Jewish majority.

Avi Shlaim, The Iron Wall

Scritto alle 20:48 | 3 commenti

16 Aprile 2004

Credibilità

Ridotta allo 0% la credibilità dell'Italia

Un manifesto “taroccato” dalla raccolta di John Doe che purtroppo si adatta bene al momento.

Scritto alle 09:56 | 2 commenti

18 Aprile 2004

Piccoli criminali crescono

Israele sarà anche l’unica democrazia mediorientale, ma è anche un paese con un criminale di guerra conclamato come primo ministro di cui si vedono i risultati. E non si tratta solo di Sabra e Chatila: per vedere la prima “impresa” di Ariel Sharon dobbiamo andare indietro di cinquant’anni, alla rappresaglia armata sul villaggio giordano di Qibya (e quindi fuori dai confini israeliani) nella notte tra il 14 e il 15 ottobre 1953.

Continua…
Scritto alle 11:02 | nessun commento

19 Aprile 2004

I Shall Be Released

Spiace parlare sempre di Israele ma lo stato ebraico si ritrova, quasi sempre per propria volontà, al centro delle notizie internazionali. Questa però è una notizia attesa, perché si sta avvicinando il giorno della liberazione di Mordechai Vanunu dal carcere israeliano dove langue da 18 anni per aver rivelato i segreti della fabbrica di Dimona, dove si producono le armi nucleari con la stella di David.

Purtroppo ulteriori misure coercitive verranno imposte a un uomo che non ha più segreti da rivelare. Vale quindi la pena di riguardare il documentario della BBC Israel’s Secret Weapon di cui ho già parlato e che per un periodo limitato ho messo disponibile per download (una versione “piccola” di 152 Mbytes).

Nel video si vedono tra le altre cose come Vanunu fu rapito da agenti israeliani a Roma nel 1986 (e magari il nostro governo avrebbe dovuto dire qualcosa…) per ordine di Shimon Peres, di come alla Knesset l’argomento sia ancora tabù e in generale della spregiudicatezza con cui Israele ha costruito il proprio arsenale di armi di distruzione di massa.

Scritto alle 14:00 | nessun commento

20 Aprile 2004

Trenta denari

Scopro su La Repubblica (che cita Dagospia) che Bruno Vespa guadagna, per condurre lo stupendo Porta a porta, cinque miliardi di lire a biennio (ovvero un po’ più di 2.582.000 €) anzi per essere esatti 4 miliardi 999 milioni 999 mila 970 lire. Le trenta lire che mancano tengono il contratto sotto i 5 milliardi e quindi non è necessario il vaglio del Consiglio di Amministrazione della RAI.

Scritto alle 16:44 | 1 commento

21 Aprile 2004

"Sono orgoglioso di quello che ho fatto"

Mordechai Vanunu è uscito dal carcere.

Scritto alle 11:29 | nessun commento

Vecchie conoscenze

Insieme alla Spagna, si ritirerà presto dall’Iraq anche l’Honduras: non certo una calamità dal punto di vista militare, ma ci consente di guardare gli avvenimenti da un’ottica diversa, come fa Maurizio Chierici su l’Unità (non online, AFAIK) e di pensare che gli honduregni non abbiano soprattutto gradito la prevista nomina di John Negroponte a nuovo ambasciatore (leggi: “proconsole”) americano in Iraq, quando scadrà il regno di Paul Bremer.

Se infatti la nomina è in ogni caso incomprensibile politicamente (Negroponte come ambasciatore all’ONU ha bruciato tutti i ponti con l’organizzazione e con gli altri membri del Consiglio di Sicurezza), l’esteticamente imbarazzante diplomatico ha un passato di ambasciatore proprio in Honduras durante gli anni della presidenza Reagan, della dittatura e degli “squadroni della morte”. Insomma a Tegucigalpa se lo ricordano bene.

Pfaal amplia il ragionamento laddove spiega come Zapatero abbia evitato di farsi intrappolare a Najaf, prigioniero degli americani al pari dei sunniti iracheni. Anche questo un aspetto che non ho visto trattato dai nostri mediocri mezzi di comunicazione.

Scritto alle 12:05 | nessun commento

22 Aprile 2004

L'ora delle scelte

Sabato le due comunità di Cipro voteranno in due separati referendum sul “piano Annan”, l’ultima chance per riunificare l’isola prima della scadenza del 1° maggio e dell’accessione all’UE. Seguire le vicende e convulsioni politiche cipriote è stato per me difficile o quasi impossibile negli ultimi mesi; non solo per la mancanza di notizie (la stampa italiana, presa da molto altro, ha dedicato zero articoli a tutto ciò) che si possono però ritrovare in inglese, ma anche per la difficoltà di trovarne la trama complessiva.

Non sono però il solo: nell’ultimo secolo Cipro è stata soprannominata “la tomba dei diplomatici” per la apparente impossibilità di risolvere un conflitto che alla fin fine riguarda un milione di persone. Nell’anno 2004 alla lunga lista probabilmente andranno aggiunti anche l’infaticabile Alvaro de Soto (rappresentante nell’isola del segretario dell’ONU Kofi Annan) e anche il commissario europeo per l’allargamento Günter Verheugen che ha recentemente dichiarato di sentirsi “imbrogliato” dai greco-ciprioti che non si sono veramente impegnati ad accettare e far accettare il piano così come avevano promesso durante i negoziati di accesso all’Unione.

La storia in realtà è una riproposizione del vecchio detto “puoi condurre un cavallo al fiume ma non puoi costringerlo a bere”. In questo caso, il cavallo al fiume è stato portato, infilato nell’acqua a bocca aperta e preso a calci nel sedere ma senza riuscire a farlo bere.

Continua…
Scritto alle 01:10 | 1 commento