Ancora una volta il livello tecnologico nazionale fa cadere le braccia. Questa volta è il turno del portavoce di una delle infinite sigle di associazioni consumatori (in questo caso l’Adiconsum) che “sconsiglia assolutamente” l’uso della carta di credito su Internet. E tanti saluti a un commercio elettronico ancora asfittico in Italia, con tutto quel che consegue sullo sviluppo della Rete nel nostro paese.
Ironia? L’autorevole opinione era in coda a un servizio del TG3 su un gruppo di turisti giapponesi, la cui carta di credito era stata clonata a Verona nel retro di un ristorante dove avevano mangiato…
Mark Pilgrim ha un nuovo lavoro, e l’azienda ha un nome ben conosciuto, IBM. In bocca al lupo per la nuova avventura a uno molto bravo IMHO.
Anche nell’annunciare ai fedeli lettori del suo blog ci lascia una piccola lezione. La sua assunzione non ha nulla a che fare colla sua attività sul weblog perché “it’s a big world, and blogs aren’t even close to being the center of it.”
Ho allacciato il mio telefono fisso un mese circa fa, e anche se ho dato l’assenso per essere inserito nell’elenco telefonico (pagine bianche) evidentemente il mio nome sarà rintracciabile solo dalla prossima edizione cartacea. Una ricerca su www.paginebianche.it funziona già con successo ma può essere attivata solo conoscendo cognome e comune.
Negli ultimi due giorni ho però ricevuto due chiamate al mio numero, cosa rara: quasi tutti mi chiamano al cellulare. Ieri era la Polizia Stradale, per l’abbonamento alla rivista Il Centauro, oggi la Polizia Sanitaria per la loro rivista (di cui, chiedo scusa, non ho chiesto il nome). Mmmhhh… Vedo un pattern e con quello nasce un sospetto…
Come fanno queste attività dopolavoristiche della Polizia ad essere così efficienti? Dubito che riescano a trovare rapidamente i nomi dei nuovi abbonati così rapidamente, è più probabile che qualcuno glieli dica automaticamente!
Con quel giusto ritardo Panorama segnala che il sito di Sergio Cofferati contiene un weblog, “quella sorta di bacheca online che oggi è molto usata soprattutto nel mondo giovanile” (sic).
In un trafiletto di tre paragrafi riesce comunque a far capire che non ha colto molto bene lo strumento: parla infatti degli articoli presenti “nell’edizione del 5 marzo”. Il dibattito su cosa sia o cosa non sia un weblog è senza fine e tutto sommato inutile, ma l’unica cosa certa è che lo strumento liberi dalla schiavitù delle “edizioni”.
È stata una settimana importante per la musica italiana: mentre sulla riviera ligure andava in scena la 54ª edizione del Festival di Sanremo, a Mantova la prima edizione del Mantova Musica Festival indicava una via alternativa percorribile.
Ne parlo in un articolo dedicato al “controfestival” pubblicato su Accordo.
Era un po’ che non guardavo una partita del Milan su una rete Mediaset: la telecronaca ha i toni del fanatismo, in occasione dei gol dei rossoneri c’è da preoccuparsi per la salute dei telecronisti. Più istruttivo di molti articoli di fondo.
Da segnalare per l’importanza dell’atto e anche perché, francamente, erano mesi che non venivano buone notizie dalle banche italiane: Banca Intesa decide di non fornire finanziamenti a chi si occupa di produzione o commercio di armi.
Una risultato per la campagna Banche Armate che in questi anni ha reso visibili le banche che annualmente entravano nella Relazione del ministero del Tesoro per operazioni autorizzate (generalmente, il ricevimento di bonifici e altri servizi finanziari a favore delle aziende belliche) nel commercio d’armi.
Men may not be the brightest bulbs in the bunch, but we can sense one thing: when we are being introduced to our girlfriend’s next lover. Trust me.
Secondo Mark Pilgrim. Da notare anche le pubblicità Google sulla colonna di destra, tutte appropriate al tono del post: sono ammirato e un po’ preoccupato delle capacità a cui si è arrivati.
Forse non vale la pena ripeterlo, forse ormai è chiaro ed assodato a per tutti quelli che non vogliono far finta di non capire che l’amministrazione Bush ha attaccato l’Iraq perché era dal primo giorno che voleva attaccarlo, ma ecco un altro tassello.
Richard Clarke, who retired as the White House counter-terrorism coordinator last year, accused the president of putting pressure on him to find evidence of Iraqi involvement in the September 11 attacks, despite being told repeatedly that there was no link.
“I think he’s done a terrible job on the war against terrorism,” said Mr Clarke.
Israele ha ucciso con l’ennesimo attacco “mirato” (per modo di dire, sono morte sette persone tra cui quattro passanti) il capo spirituale di Hamas, lo sceicco Ahmed Yassin. Ora le porte dell’inferno palestinese sono definitivamente spalancate, i tempi a venire saranno terribili.
È la “pace” di Ariel Sharon. Una pace alle sue condizioni, che nessun dirigente palestinese, neanche il più disposto al compromesso, potrebbe mai accettare. Sharon parla di Stato palestinese, ma quello da lui adombrato altro non è che un sistema di bantustan che non ha nulla a che vedere con l’idea di uno Stato indipendente.
Così risponde Yossi Beilin, leader del neo costituito partito della sinistra israeliana Yahad. I bantustan, ricordo, erano i territori dotati di falsa indipendenza e riservati ai neri nel Sudafrica dell’apartheid.
Turning the Tide è il nuovo weblog di Noam Chomsky (grazie a 4 Banalitaten).
Un programma di cooperazione fa arrivare a dorso di mulo alcuni PC in uno sperduto villaggio sulle montagne di un paese in via di sviluppo; gli occidentali del programma, arrivati nel villaggio, dicono ai locali “Vi abbiamo portato una cosa che cambierà la vostra vita!”, e i locali rispondono “Grazie!”, e si prendono i muli.
Citato da Vittorio Bertola in viaggio a New York.
Dato per disperso da molti anni, Gopher è tornato, sotto forma di un modulo per Apache. Se naturalmente non sapete cosa sia Gopher è impossibile che la cosa vi commuova!
Quasi con l’inganno sono stato trascinato a vedere il pessimo I fiumi di porpora 2. Mentre il film è talmente confuso da non meritare commenti generali, mi hanno colpito certi monaci assassini con cappuccio calzato e volto invisibile (e, in effetti, non dissimili dai Ringwraiths de Il signore degli anelli) che uccidevano tra salti, corse ed acrobazie incredibili. Tra l’approvazione dei miei amici che come me aspettavano impazienti la fine del film, sono stati soprannominati i Ninja Monks.
A quasi tre settimane dalle stragi di Madrid, il ministro degli interni del governo uscente spagnolo, Angel Acebes, in un’intervista al quotidiano Abc, ammette: non esiste “nessun indizio” che associ l’Eta con le stragi dello scorso 11 marzo. Alla domanda “Esiste qualche indizio che metta in rapporto l’Eta con gli attentati?”, Acebes ha risposto “Nessuno, nell’inchiesta svolta”.
Questa la parola fine al ruolo dell’ETA. A parte naturalmente per Silvio Berlusconi, ormai rimasto solo a credere alle prime bugie del suo amico Aznar…
In un’intervista televisiva il Cavalier Silvio pare aver corretto il tiro assicurando che lui non aveva mai proposto l’abolizione di alcune festività ma che in realtà parlava di spostarle al lunedì o al venerdì per evitare i “ponti”.
Ora, due riflessioni si impongono: la prima è che messa in questo modo la cosa ha un certo senso, e in effetti è la pratica utilizzata in Gran Bretagna e che porta alla creazione di long weekends che sono alla fin fine più fruibili per il cittadino medio; la seconda è che l’uomo da tutti venerato come un grande comunicatore continua a non saper spiegare le proprie idee, nemmeno quelle semplici. Oppure che “ci sta a prova’” per vedere fin dove si può spingere.
P.S. Possiamo cominciare da quest’anno? Forse al Presidente del Consiglio hanno fatto sapere che nel 2004 tutte, ma proprio tutte, le feste cadono di sabato o di domenica. Ed è pure un anno bisestile…