Too Old to Weblog

Tra politica e campagna elettorale

(ho viaggiato e ho avuto poco tempo, arrivo solo ora a scrivere qualcosa)

Uno sport che sta prendendo piede tra i cosiddetti “esperti” dei blog ed affini è quello di criticare la campagna elettorale in Rete di Sergio Cofferati, tra cui il weblog Sotto i portici e in particolare la web-televisione Oppure TG (a Bologna invece lo sport è parlare male dei manifesti di Cofferati, e questo credo che rafforzi la mia tesi). Per essere più precisi si dovrebbe parlare dell’uso della Rete in una campagna elettorale che si muove principalmente su altri mezzi.

Queste critiche non solo sono poco incisive, ma sono soprattutto fuori luogo : si confonde la partecipazione con le dichiarazioni, e la politica con la campagna elettorale. Da persona che segue il rapporto tra politica e Internet da un decennio, credo che la discussione stia procedendo su binari sbagliati.

Il volto del potere

La copertina de L’espresso ci riporta una foto di Berlusconi apparentemente studiata, senz’altro parte di un servizio ufficiale, destinata forse a dare l’idea di un leader forte ed autorevole: la mia impressione è che si cercasse un’immagine “alla Chirac”, da presidente-leader. Peccato che il risultato sia disastroso, la faccia del Cav. Banana si ferma in un ghigno inquietante che ricorda semmai quello di Jack Nicholson.

Strano destino di un uomo che ha legato così tanto all’immagine di sé stesso: da diverso tempo la sua faccia sembra slegarsi, andare per conto proprio tra stanchezza e lifting. Addirittura chi ha analizzato i manifesti elettorali appena esposti ha trovato palesi contraddizioni tra intenzione ed immagine.

Woody e Luttazzi

C’era un’epoca in cui Woody Allen era più famoso come scrittore di racconti umoristici (e autore e interprete di fulminanti monologhi) che come regista: questi brevi scritti, apparsi soprattutto su The New Yorker negli anni ‘70, sono stati poi raccolti in volume e pubblicati in italiano diversi anni fa da Bompiani come Saperla lunga (con prefazione di Umberto Eco!), Citarsi addosso ed Effetti collaterali (i titoli originali sono Getting Even, Without Feathers e Side Effects).

Alcuni dei racconti sono semplicemente geniali, e questi libretti mi hanno seguito per lungo tempo, anche se qualche dubbio sulla traduzione è sempre rimasto. Li ho un po’ accantonati dopo l’acquisto del volume in originale Woody Allen Complete Prose che li racchiude tutti e tre.

Ora mi fa quindi piacere scoprire che una nuova traduzione è in preparazione, per mano di Daniele Luttazzi che vuole riportare in italiano il ritmo e lo humour dello scrittore-regista. Non potrei immaginare candidato migliore, in bocca al lupo!

Fratelli di tassa

È facile avere in antipatia la SIAE, una creazione tutta italiana che impone le tasse più ossessive e cervellotiche su arti ed affini. Chi si occupa di informatica ed in particolare di software libero ha ben presente l’assolutà incapacità di questa burocrazia nel gestire i mutamenti degli ultimi anni.

Ora forse la società ha fatto il passo più lungo della gamba, chiedendo all’Associazione Nazionale Alpini di pagare la tassa sui canti patriottici e sull’inno nazionale che le alticce penne nere canteranno per le strade di Trieste durante l’adunata nazionale. Non credo che la cosa verrà apprezzata né dagli alpini né dalla politica romana, e qualche testa magari (finalmente) rotolerà.

Dal punto di vista business la decisione non fa una piega: vuoi mettere uno stadio pieno di tifosi che cantano Fratelli d’Italia contro gli acquirenti di un singolo di DJ Francesco?

Canzone del maggio

Se avete preso per buone
le “verità” della televisione
convinti che fosse un gioco
a cui avremmo giocato poco
provate pure a credervi assolti
siete lo stesso coinvolti

Fabrizio De André e Giuseppe Bentivoglio, Storia di un impiegato

La dolcezza necessaria

Non sono sicuro che sia “il miglior gelato d’Europa” come recita la sua pubblicità radiofonica (citando una recensione dell’Observer), anche perché su questioni così serie un supplemento di indagine è necessaria, ma di certo la gelateria Il Gelatauro è ben competitiva ed entra in una short list con, tra gli altri, San Crispino di Roma.

Per motivi filosofici (mai mischiare due fragranze diverse di cioccolato) l’analisi proseguirà nei prossimi giorni, d’altronde l’estate è (forse) appena iniziata.

A Bologna, si è spostato in via San Vitale 98!

Misteri del mercato automobilistico

Surreale conversazione con il call center del servizio car sharing dell’ATC di Bologna:

Vorrei prenotare una Stilo Station-Wagon.
Sì, va bene, comunque è una FIAT.
Certo, io che ho detto?
No, volevo informarla che la marca è FIAT, non Station-Wagon.
…

P.S. Poi la Stilo non era disponibile e così sono rimasto a piedi, il che comincia a farmi avere dei dubbi sul servizio di car sharing in generale, che sto utilizzando molto meno del previsto.

Il dilemma

Cose di cui avrei voluto o dovuto parlare negli ultimi giorni: il varo del “decreto Urbani” e della direttiva europea sui brevetti software; lo stato della politica della Rete e della mancanza di capacità di farsi ascoltare; il controverso cambio di rotta di Movable Type; il programma di Sergio Cofferati; la situazione a Cipro dopo il fallimento del referendum, l’accesso dei nuovi paesi dell’UE… Oltre naturalmente a varie discussioni in corso sulle liste a cui sono iscritto.

Ho però passato, con piacere, alcuni giorni a scrivere codice e a fare avanzare progetti, e il tempo per scrivere è assolutamente mancato. Anche scontando la mia cronica lentezza nello scrivere anche solo un post di medie dimensioni, mi rendo conto che o fai o scrivi, e in ogni caso ti limiti a pochi interventi selezionati.

Mi viene anche da pensare che questa sia la spiegazione per cui nello stato attuale del mondo dei blog chi scrive molto e pontifica è soprattutto gente che non perde tempo col fare…

La fine delle parole

Come commentavo su Brodo Primordiale, ho ormai terminato le parole per commentare le ultime azioni di Israele nella Striscia di Gaza. Lascio il commento alla vignetta di Sergio Staino su l’Unità.

Viva gli scienziati sexy!

Mezz’ora delirante ed esilarante in radio con i Donnabavosa, star multimediali che hanno presentato la rivista Ergo, una sorta di fanzine adolescenziale (la copertina è adesiva!) ma dedicata agli scienziati più sexy. La star del mese è Maxwell (6 fikissimo!)…

Tutto il resto è sullo stesso tenore, da tenere d’occhio.

Ci siamo quasi

Venerdì 21 maggio allo Spazio Aurora di Rozzano (MI).

La verità rende liberi

Non si può che essere felici per la vittoria di Michael Moore a Cannes con Fahrenheit 9/11 e lo sdoganamento definitivo del nostro americano extra-large preferito. Ora la battaglia si sposta alla distribuzione, anche in Italia perché con il mercato cinematografico nazionale che si ferma per l’estate il rischio è che si finisca all’autunno, poi al tardo autunno e poi non si sa. Il film dovrebbe uscire adesso, in lingua originale con sottotitoli.

Si sta al tempo stesso intensificando la stampa anti-Moore che in America già vanta siti e attacchi quasi quotidiani. Internazionale della settimana scorsa ha pubblicato un articolo interessante ed equilibrato (con faccione in copertina) e giusto da Cannes arriva una critica severa al personaggio Moore anche dal critico dell’Observer.

Diciamolo chiaramente: meglio così. Moore non è certo un santino, né un leader politico, ché allora avremmo molte cose in disaccordo, ma un abilissimo regista, con accenti anche populisti, che ci dà un’immagine dell’America militante, diversa da quella dei santini dei filo-americani ad oltranza ma anche viva e fatta da persone ben diverse da George Jr. Poi i dubbi sul caratteraccio del regista sono un’informazione aggiuntiva, che forse lo rendono pure più simpatico.

Chitarre adriatiche

Finalmente riuscirò ad essere presente ad una edizione di Second Hand Guitars, la mostra-mercato musicale (ma anche e soprattutto una festa) organizzata da Accordo.it! L’appuntamento è alla Mole Vanvitelliana di Ancona domenica 30 maggio.

Capolavori nazionali

Il funzionario della Federazione Calcio “adibito alla gestione mogli e fidanzate”.

Marchette

Qualche giorno fa sfogliavo La Repubblica ed ero rimasto colpito dalla pubblicità con cui Vodafone spingeva i propri servizi UMTS. Come non esserlo, d’altronde: si trattava di dieci o forse addirittura dodici pagine complete a colori, anzi nel rosso fuoco dell’azienda multinazionale che non per niente sponsorizza anche la Ferrari.

Mi ero chiesto come avrebbe mai potuto un giornale pubblicare articoli critici nei confronti della tecnologia cellulare mettendo a rischio investimenti di questo tipo…

Guarda guarda, il titolo del supplemento Affari & Finanza di oggi è “L’Italia è entrata nell’era dell’Umts”, evidentemente l’esistenza in vita di Tre da diverso tempo non consentiva agli italiani di usare la nuova tecnologia, mentre ora con Vodafone e TIM sì. Un caso, ovviamente.

Marchette/2

Sempre sullo splendente Affari & Finanza una pagina intera è dedicata a “Libere ed entusiaste le tribù dell’open source” con richiamo in prima pagina. Un primo articolo generico di Laura Kiss (firma già vista, quindi non è uno scherzo) traccia per sommi capi la storia del “movimento” da RMS in giù; il secondo articolo, a firma Renata Fontanelli, è invece un’intervista a Giacomo Cosenza.

Come, non conoscete Giacomo Cosenza? Affari & Finanza ci insegna che si tratta del “guru” italiano dell’open source, sicuramente un personaggio di riferimento … fondatore e attuale presidente di Sinapsi, un system integrator con base a Milano e una sede a Zagabria. Accidenti, e io che pensavo di avere il polso del movimento del software libero in Italia, mi sono sconosciuti propri i personaggi più importanti. Silly me.