3 Giugno 2003

L'elettore ha votato

Stamattina ho votato per i referendum del 15 giugno. Detta così sembra una sciocchezza (anche perché le votazioni si svolgeranno, appunto, il 15) ma in realtà la nuova era del voto per corrispondenza si è palesata a noi cittadini italiani residenti all’estero.

Qualche giorno giorno fa, come dovrebbe essere successo a tutti gli schedati AIRE, mi è arrivata a casa una busta dell’ambasciata comprendente le schede elettorali, un cedolino di controllo personale, la busta di ritorno già pre-indirizzata e pre-affrancata, le istruzioni dettagliate, il testo della legge. Un bel malloppo!

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6 Giugno 2003

Terre promesse

Gianluca Neri scrive un lungo post in cui se la prende con i filo-israeliani ad oltranza, in particolare quelli italiani. Non posso che essere d’accordo, ed ho aggiunto un commento che riportava a un mio intervento precedente.

Quando scrive “mi piace poter continuare a pensare che che se arrivo via mare a casa vostra sostenendo che è mia perché me l’ha promessa dio, avete tutto il diritto di mandarmi a quel paese” mi viene da pensare che l’epitaffio a questa storia l’abbiano scritto Fabrizio De André e Massimo Bubola in Rimini:

“Non regalate terre promesse a chi non le mantiene”

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I tortelli di zucca alla maniera di Mantova

Ben Hammersley guarda in TV tal Giorgio Locatelli preparare tortelli di zucca unendo alla zucca lessata gli amaretti, e un po’ se ne stupisce.

Certo, è il vero segreto di questo piatto eccezionale se preparato nella modalità più tradizionale (almeno, tradizionale per la mia parte d’Italia, non distante da Mantova): l’amaretto corregge il dolce della zucca, insieme all’altro ingrediente fondamentale, la mostarda di frutta mantovana.

Sono allora andato a riprendere questa ricetta tradizionale così come è presentata in un bellissimo libro di cucina e cultura gastronomica dell’editrice Bibliotheca Culinaria, dal titolo, appunto, Sapori da riscoprire: La Zucca.

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8 Giugno 2003

Finanza creativa

Il ministro Tremonti è lodato come un “genio della finanza creativa”, anche se c’è qualcuno all’Unione Europea che non è proprio d’accordo.

Ecco una nuova idea per lui: il governo cipriota ha semplicemente deciso di chiedere soldi alle aziende statali rispettivamente delle telecomunicazioni (CyTA) e dell’elettricità (EAC), e parliamo di 100 milioni di euro. Motivazioni? Nessuna in particolare, questi soldi finirebbero nelle casse nazionali per ripianare parte del deficit, e così il governo si comporterebbe come quegli azionisti che incassano i dividendi di una controllata e non li reinvestono nella controllata stessa.

Vediamo se ora Tremonti coglie l’occasione e va a battere cassa all’ENEL e all’ENI…

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9 Giugno 2003

Ohi ohi...

Insomma, le elezioni amministrative 2003 non sono andate granché bene per la “Casa delle libertà”, ma l’atto successivo potrebbe pure essere molto peggio. Non solo è stata chiesta una “verifica”, nello stile della Prima Repubblica, ma oggi La Russa ha parlato esplicitamente della “fase due” del governo Berlusconi.

Fase due? Non fa la rima con la “fase due” del governo Prodi, richiesta da Rifondazione Comunista dopo il successo europeo, e finita come ben sappiamo?!

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10 Giugno 2003

Salam Pax, vero ed inimitabile

Non mi stanco di leggere notizie su Salam Pax, il “blogger di Bagdad”, che nel futuro verrà ricordato come un “caso”, forse addirittura uno spartiacque della comunicazione via Internet.

Credo che ne sentiremo parlare ancora a lungo. Non solo Salam (abbiamo scoperto che è il suo vero nome) comincerà a scrivere una rubrica per il Guardian, ma un giornalista americano è stato con lui a Bagdad (era il suo datore di lavoro!) e mette a tacere per sempre le discussioni sull’esistenza o meno di un essere umano, ed iracheno, dietro il blog.

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11 Giugno 2003

Democrazia e autocensura

Certo che [in America] c’è censura. Guardi la storia recentissima. Il governo ha deciso di fare la guerra in Iraq. Bene, sui nostri media, sulle Tv, non si fanno vedere le vittime civili, si trascurano notizie fastidiose, si nascondono fatti, avvenimenti, immagini. Chi lo decide? Il governo, i politici? No, lo decidono i responsabili dell’informazione. Sono loro che stabiliscono cosa è patriottico e cosa no. Se una certa informazione o un certo servizio non sono patriottici non si trasmettono.

Susan Sontag intervistata da Piero Sansonetti

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12 Giugno 2003

Scioccante

Incredibili rivelazioni del ministro per le Riforme Istituzionali Bossi:

Lei dice di sentirsi inutile al ministero?
“Sì, sono inutile, sono lì a fare niente”

Ma chi l’avrebbe mai detto…

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Coppa America ladrona

Napoli è tra le candidate ad ospitare l’edizione 2007 della Coppa America di vela, di fatto la prima di sempre in Europa. Il governo, giustamente, “è pronto a fare la propria parte”.

Come la prenderà la Lega? Già circolano voci che sostengono che questa sarebbe la vittoria dell’assistenzialismo meridionale, e hanno proposto di ospitare la manifestazione a Sondrio…

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Potenza in punta di dito

Curioso: mentre c’è chi costruisce tastiere da usare come quelle di un telefonino ad uso e consumo degli adolescenti, io ho seguito la strada inversa: il mio Handspring Treo ha una bellissima tastierina QWERTY con cui scrivo in un attimo messaggini e tutto il resto.

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Giornalisti indipendenti

Beh, se è vera è il nuovo record europeo di imparzialità giornalistica. Qualcuno chiami il Guinness!

È in corso una riunione con Silvio Berlusconi nella sede romana di Forza Italia. Ci sono il presidente del comitato elettorale del partito Claudio Scajola, il portavoce Sandro Bondi, gli esponenti Fabrizio Cicchitto e Angelino Alfano, il direttore del “Foglio”, Giuliano Ferrara e il ministro Tremonti.

Aggiornamento, ore 20:30: Per il TG5 la notizia della rivolta della Lega e della cancellazione del CdM di venerdì non esiste nei titoli e finisce tra i servizi ben dopo il caldo e un falso rapimento…

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13 Giugno 2003

Non tutto poteva andare liscio

Pare che non tutti gli italiani all’estero siano stati fortunati come me e che le operazioni di voto per gli italiani all’estero abbiamo generato dei problemi, come conferma anche qualche testimonianza sul campo.

Era inevitabile, tutto sommato, e molte delle critiche si appuntano sulla gestione dell’anagrafe elettorale. Ora c’è da ricordare che non tutti gli espatriati sono iscritti all’AIRE, e che pochissimi sapevano che da questo referendum si sarebbe potuto votare.

L’ambasciata in questa sede (Cipro) si è devo dire prodigata molto, da diversi mesi, per “andare a caccia” di italiani non registrati in modo da iscriverli all’AIRE per farli votare, ma diversi miei amici hanno semplicemente declinato l’invito!

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15 Giugno 2003

Record nerazzurri

Ascoltando la radio, ho sentito chiamare l’Inter del 1988-89 (allenatore Trapattoni) come “l’Inter dei record”. Ha vinto la scudetto, più record di così!

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Due visioni su cosa sia un weblog

Una delle discussioni ricorrenti nell’ambiente è su cosa costituisca davvero un weblog, ovvero cosa “possa” essere chiamato un weblog.

Il dibattito è stata rinfocolato da una nuova definizione di Dave Winer, che ha scatenato risposte e osservazioni da diversi attori ed appassionati.

Aggiornamento, 17 giugno: Mark Pilgrim aggiunge le sue opinioni e soprattutto una quantità di link da seguire e studiare (avendone il tempo…)

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16 Giugno 2003

Il cuore altrove

Ho recentemente scoperto il weblog di Andrew Losowsky, inglese trapiantato a Barcellona, da dove scrive il suo Barçablog.com con molto umorismo ed attenzione ai dettagli, parlando anche di cose importanti (come il Football Club Barcelona).

Quando parla degli emigrati inglesi (o expat) non posso che sorridere, per almeno due motivi.

Da un lato, la tipologia dell’expat inglese la conosco a perfezione, a Cipro è presente credo come in nessun altro posto al mondo, così come l’influsso di turisti balneari a parte - forse - la Costa del Sol. Il fatto che gran parte dei locali parlino l’inglese, che è la lingua del commercio e degli affari, non aiuta i britanni a ricordarsi che dal 1960 l’isola non è più loro colonia, anche se dai loro comportamenti pare sempre che non lo sappiano. Inglesi che conosco abitano qui da un decennio e non hanno mai nemmeno provato ad imparare il greco.

D’altro canto, i “cinque stadi di consapevolezza” di cui racconta quando si lascia il proprio paese d’origine (voglio parlare solo nella lingua locale; ogni tanto cedi; hai difficoltà nella lingua locale; torni a parlare la tua lingua; alla fine sei stanco di non sentirti capito) sono uno specchio ben troppo fedele di quello che è accaduto a me e ad altri espatriati di varie nazionalità.

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Alla radio

“Saluto mia moglie che ascolta nell’altra stanza.”

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17 Giugno 2003

L'ago nel pagliaio

screenshot

Dopo aver aggiornato a GNOME 2 anche le ultime librerie sulla mia macchina, finalmente sono riuscito ad utilizzare Straw, un desktop news aggregator per Linux.

I desktop news aggregator stanno diventando molto popolari, e consentono di leggere in un solo passo i titoli di diversi blog, o altri siti che esportino un file RSS. Mentre più di un buon programma è a disposizione degli utenti Mac (NetNewsWire) o Windows (Syndirella), non c’è una scelta ugualmente vasta sotto Linux — cosa che ho sempre considerato una stranezza.

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19 Giugno 2003

L'ho fatto per me, non per voi

Nanni Moretti: “Noi non siamo qui per vincere, ma per non perdere la stima dei nostri amici.”

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Auguri, Garfield!

Garfield del 19 giugno 2003

Garfield compie venticinque anni.

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20 Giugno 2003

Se lo dicono loro...

“L’azione del governo è fallimentare e tradisce le promesse fatte agli elettori”

Roberto Cé della Lega Nord.

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22 Giugno 2003

Eppure stavano lì un minuto fa...

Alla fine, il commander-in-chief George W. Bush ci ha spiegato perché non si trovano le famose armi irachene: sono andate distrutte o perse durante i saccheggi. Dobbiamo quindi dedurre che non si trattasse di grossi missili o altri sistemi di lancio; ve li immaginate quattro saccheggiatori iracheni che se ne vanno con un missile balistico sul tetto di una Ford del 1973?

In realtà si tratta dell’ennesima tappa di un calendario di errori che vengono raccolti ed evidenziati dal Bulletin of the Atomic Scientists “in case in a few years no one can believe what happened, or the story becomes confused with the plot of a Marx Brothers movie” (grazie ad Arrigo per il link).

Peter Jennings, introducing a story on ABC-TV’s nightly news, summed up the record. “U.S. intelligence officials say they have concluded that the two tractor-trailers, which they found in northern Iraq during the war, are laboratories for making biological weapons. But they have found absolutely no trace of biological agents in them. Nine weeks after the war began, there is no tangible evidence of any biological or chemical weapons in Iraq at all.”

Aggiornamento, 23 giugno: Dale Steinreich pubblica una lista delle bugie di Fox News, la televisione di Murdoch che più di ogni altra ha appoggiato la guerra e il “patriottismo” americano. Grazie a Brodo Primordiale.

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Uomini o caporali

Qui ci sono dei poveracci morti in mare mentre cercavano di sfuggire alla miseria e alla fame. Nient’altro. Dovremmo fare tutti almeno un minuto di silenzio di fronte a questo dramma antico e modernissimo della disperazione, che ci arriva in casa. Silenzio. In segno di rispetto, di condivisione, e di impegno perché le cause prime di queste tragedie vengano affrontate alla radice. Chi sbraita, speculando sugli istinti più bassi, sulla chiusura della gente nelle nostre illusorie sicurezze, sulla paura egoista di capire, e di condividere, non merita risposta.

Sono contento quando c’è un politico di destra con cui posso essere d’accordo, in questo caso il ministro dell’Interno Giuseppe Pisanu.

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Il tempo a Nicosia

The WeatherPixie

Grazie a The Weather Pixie

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25 Giugno 2003

Antisemiti se fuori dal coro

Il lancio pubblicitario è hollywoodiano e teso, parole bianche su sfondo nero: “Quale nazione in Medio Oriente possiede un programma nucleare segreto?”, “Quale nazione non accetta osservatori internazionali?”, “Quale nazione ha imprigionato per 18 anni il proprio cittadino che ha denunciato un programma nucleare?”. La risposta è, naturalmente, lo stato di Israele, l’entità che non si può criticare senza venire accusati di criticare la sua popolazione, gli ebrei di tutto il mondo o di essere, semplicemente, “antisemiti”.

Il lancio è per una replica di Israel’s Secret Weapon, un documentario che parte dal trattamento inumano riservato a Mordechai Vanunu (lo scienziato che raccontò al mondo i programmi nucleari israeliani) per poi raccontare delle armi di distruzione di massa di Israele, che esistono davvero.

La replica verrà trasmessa alle 21:10 di sabato 28 giugno, ora italiana, da BBC World che è ricevibile in chiaro dal satellite HotBird (quello “solito” di Stream e Telepiù, per intenderci). Un’occasione importante per vedere come stanno veramente molte cose.

La prima trasmissione dell’inchiesta in Gran Bretagna, in marzo, generò polemiche soprattutto dopo che l’orario di trasmissione fu cambiato per esigenze di palinsesto, finendo a tarda notte. Sono peraltro illuminanti i commenti al programma dopo la prima trasmissione: in maggioranza positivi, mentre i pochi commenti negativi battono tutti sullo stesso chiodo: “siete antisemiti”.

Aggiornamento: un’ulteriore replica andrà in onda, sempre su BBC World, domenica 29 alle 17:10 ora italiana. La durata del programma è di 50 minuti.

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TeleSaddam

Per “celebrare” la messa in onda di una replica di Drive In (e asteniamoci dal commentare su questo), il TG5 pensa bene di preparare un lungo servizio centrato sulla presenza in quella puntata del 1987 di Piersilvio Berlusconi, rampollo del Cavaliere e futuro multimiliardario ridens. Il servizio si dilunga su quanto l’esperienza abbia fatto capire all’attuale vicepresidente di Mediaset il funzionamento della televisione, ma anche sulle sue capacità di attore e di cultore delle arti marziali, rimarcando la cintura marrone di karate di un ragazzo “non ancora maggiorenne”.

Il servizio non avrebbe sfigurato in una Tele Iraq del passato. È abbastanza evidente che il telegiornale di Mentana ha perso un punto in questa occasione: da TG5 a… TG4.

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26 Giugno 2003

Bizzarrie su BlogShares

Su BlogShares un tipo voleva a tutti i costi un’azione di dive into mark e ha offerto un milione di dollari virtuali:

You have successfully completed the order and sold 1 shares of dive into mark for $1,000,000.00 bringing your balance to $1,010,653.54

Ho fatto male? Fosse sempre così semplice fare soldi…

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28 Giugno 2003

Catenaccio alla cipriota

È un po’ di tempo che non scrivo nulla sulla situazione qui a Cipro, in continua evoluzione dopo la decisione di dare parziale libertà di circolazione tra le due zone dell’isola. Amici mi chiedono se è vero che è caduto “il muro di Nicosia”.

Il problema è che non so bene che pensare di quello che è accaduto, e soprattutto di quello che accadrà; mi consolo sapendo che non sono il solo, gran parte della gente e dei mezzi di informazione sono nella stessa situazione, e anzi il governo stesso è nella confusione più totale, tanto che il suo desiderio segreto sembra essere quello di scomparire e non doversi occupare della faccenda.

Il termine calcistico italiano catenaccio è stato usato dalla stampa locale per indicare la situazione in cui il governo del presidente Papadopoulos pensa principalmente a non fare mosse che lascino spazio ai dirigenti turco-ciprioti, piuttosto che a fare veramente progredire la situazione.

Continua…
Scritto alle 14:18 | 2 commenti