Too Old to Weblog

Invecchiare/1

Sono molto stanco, è un periodo che lavoro troppo. Ma mentre mi guardo allo specchio un po’ esausto, mi fermo con orrore: i vestiti che ho indossato stamattina senza pensarci troppo sono di colori intonati o quantomeno coerenti, il maglione abbinato coi calzini. Non sono più quello di una volta.

Invecchiare/2

Quando sei più giovane, il problema dell’andare o meno a un concerto è il trovare per tempo il biglietto, oppure un passaggio al luogo deputato. Quando sei studente, il problema è quanto costa il biglietto. Quando lavori, la prima cosa che ti chiedi è dove fanno il concerto e se è difficile arrivarci.

Così per il concerto di Bob Dylan a Bologna la mia domanda è stata “dove lo fanno?” Se era al PalaDozza (in centro) sarei andato, ma visto che è stasera al PalaMalaguti (a Casalecchio) allora no. Invecchiare è brutto.

Mancanza di fantasia

Sanno un po’ tutti che il Presidente degli Stati Uniti d’America pronuncia ogni anno un discorso “sullo stato dell’Unione” (State of the Union) ma scopro ora che sfidando il senso del ridicolo il Governatore della California pronuncia il simile “stato dello Stato”, o State of the State.

L’articolo riguarda in realtà le difficoltà che affronta recentemente il Governatore Arnold Schwarzenegger quindi il senso del ridicolo era già in pericolo prima, diciamo.

Nati per correre

In Bruce Springsteen songs, you can either stay and rot, or you can escape and burn. That’s OK: he’s a songwriter, after all, and he needs simple choices like that in his songs. But nobody ever writes about how it is possible to escape and rot — how escapes can go off at half-cock, how you can leave the suburbs for the city but end up living a limp suburban life anyway. That’s what happened to me; that’s what happens to most people.

Nick Hornby in High Fidelity. Ma certo dopo trent’anni Born to Run emoziona e commuove ancora.

Aggiornamento: Dopo il giudizio positivo di paferrobyday l’acquisto del cofanetto non è più rinviabile.

No Direction Home

Grazie a Street Sign Generator.

Turista per procura

Per tutti quelli che si sono sempre lamentati di quanto poco raccontavo di Cipro (non molti in realtà, ma è una figura retorica), c’è il bel racconto di un viaggio nel cuore dell’isola, anzi fino alla sua punta estrema, pubblicato sul weblog di Loxias, una bella raccolta di storie dall‘“avamposto d’Europa”.

Terremoto al rallentatore

Da diversi mesi devo una risposta, e delle scuse, ad Angelo “The Rat”: in un commento a un suo post arguivo che “solo i dementi padani” pensavano che la riforma costituzionale potesse passare. Come molti altri in Italia, sono stato seccamente smentito.

Eppure, c’è più di qualcosa che non torna in questa strana occasione solenne per la Repubblica fondata nel 1948: sarà che il cambiamento radicale della struttura politica nazionale è una pedina di scambio tra giochi politici e leggine excirielli, sarà lo stupore nel vedere gli avversari interni del Cavaliere cadere ad uno ad uno (Follini, un remissivo Fini…), sarà la sensazione che si va a un referendum in cui i numeri sono tutti contro la riforma. In ogni caso, gli ultimi mesi sono stati surreali, con un governo sempre più alla canna del gas che proprio per questo riesce a fare cose impensabili per altri governi ed altre maggioranze.

Una cosa è certa: del tanto bistrattato “teatrino della politica” Berlusconi è ormai un maestro, e grazie alle balle, alle pressioni e alle risorse economiche si sta giocando la battaglia della vita, distruggendo tutto nel suo passaggio. Non è esattamente un buon pensiero per i mesi a venire.

Scalfacoso chi?

Dovrei in realtà commentare sulla stizzita chiusura del blog di Ivan “Scalfacoso” Scalfarotto, su cui la cosiddetta elite della cosiddetta blogosfera italiana si sta interrogando da un paio di giorni - un po’ in ritardo mi pare, visto che il blog è stato chiuso da almeno una settimana e viene il sospetto che la cosa sia diventata degna di attenzione solo dopo che se ne è occupato il Corriere: questo sarebbe di per sé un interessante motivo di commento.

Ma come insegna l’epidemia di influenza aviaria, non è buona cosa trafficare coi cadaveri, e come insegna la mamma non è buona educazione elaborare intorno al concetto di “io l’avevo detto”. Le discussioni serie le lasceremo ad altra occasione.

Solo una nota a margine: l’avventura politica del simpatico omino si è trasformata in un’assemblea globale a Rimini dei suoi sostenitori che se non sbaglio ha raccolto la grande partecipazione di 80 (ottanta) persone i quali hanno poi fondato un’associazione politica - in Italia un’idea innovativa! - con un direttivo di 10 membri. Questi, a mio modesto pronostico, navigheranno verso la neonata “Rosa nel pugno” (socialisti e radicali) elemosinando un paio di candidature alle prossime elezioni.

Cose da fare prima di morire/1

Stare in piedi al centro del corridoio a cantare, un piede avanti e l’altro indietro, Surfin’ USA mentre l’aereo atterra.

Loro ne parlano

Nel generale disinteresse nazionale, i Giochi Olimpici si apprestano a ritornare in Italia per la prima volta dal 1960 — basterebbe confrontare il silenzio su questo vero evento (solo una piccola nota al telegiornale per l’accensione ad Olimpia della fiaccola) con l’insopportabile pressione mediatica per i Campionati Europei di calcio ancora da assegnare che potrebbero venire ospitati in Italia nel 2012.

Per una volta, bisogna affidarsi all’entusiasmo degli americani: il network NBC ha aggiunto i cinque cerchi al suo logo, ma soprattutto mi ha stupito un titolo in prima pagina di USA Today: “77 days until Torino”. Nulla di simile sulla stampa nazionale.