In Iraq sarà reintrodotta la pena di morte. Lo ha annunciato il governo iracheno ad interim.
Vediamo quanti organi di stampa rilanceranno questa notizia:
Il gip di Brescia, Elisabetta Pierazzi, ha archiviato il procedimento a carico dei pm milanesi Gherardo Colombo e Ilda Boccassini, indagati con l’accusa di abuso d’ufficio in relazione a presunte irregolaritą commesse nell’ambito delle indagini nei processi Imi-Sir/Lodo e Sme, conclusi con la condanna di Cesare Previti e dell’ex capo dei gip della capitale, Renato Squillante.
Il Papa va a Lourdes. Davvero convinto che possa servire?
Un sentito ringraziamento a Cesare Lamanna che ha scoperto i feed RSS dei Blog di Repubblica. I “diari” dei giornalisti del quotidiano sono infatti (abbastanza) interessanti ma è improponibile, almeno per me, andare continuamente sul sito a cercare aggiornamenti. Si dovrebbe magari discutere della cronica utilità dei commenti ai post, ma teniamocelo per un’altra occasione.
Grazie al feed quindi avrò ora la possibilità di seguire questi blog, con un aumento netto della loro diffusione, magari andando al sito per leggere meglio o linkare un post particolare: questo per chi potrebbe sostenere che il feed riduce le “pageview” del sito. Come si concilia allora questo con la mia posizione espressa nei commenti di un post di Mantellini che “non è tutto RSS quel che luccica”?
Si concilia, perché secondo me allo stato attuale i feed RSS (o, e meglio, Atom) sono una cosa bella ed utilissima ma non la rivoluzione culturale che alcuni “talebani del blog” prospettano. Paradossalmente, servono più ai siti e ai blog piccoli e con meno aggiornamenti per “fideizzare” i propri lettori che non ai siti grandi e dal rapido aggiornamento.
Una vera rivoluzione potrà avvenire quando i feed saranno pieni di meta-dati e altre informazioni che potranno essere analizzati, raccolti e contestualizzati in automatico; in fondo RSS è un metodo di comunicazione tra computer e computer, e non pensato per gli utenti finali. Ma in questo momento il feed tipico contiene solo il titolo e il testo di un post senza altre indicazioni… Ironia della sorte, i “talebani del blog” parlano sempre dell’aspetto giornalistico (che si sta già inaridendo) e mai di quello tecnico (che ha grandi prospettive).
Per avere sott’occhio lo svilupparsi della campagna elettorale americana, niente di meglio del Current Electoral Vote Predictor 2004: anche se l’approssimazione è sempre tanta, visto il sistema elettorale presidenziale (complicato a scapito di quello che possono farvi credere) è un’analisi più accurata della percentuale di voti popolari che i giornali diffondono in continuazione. Segnalato da Tim Bray, che gli ha “regalato” il feed RSS.
Il conto di oggi? Kerry batte Bush 317-202.
Ci sono piccoli segreti che si tengono chiusi nell’armadio, uno dei miei era la passione per un piccolo e geniale film di qualche anno fa, Before Sunrise. L’annuncio di un seguito, Before Sunset, mi aveva preso un po’ alla sprovvista, e temevo che fosse destinato a rovinare come spesso accade il ricordo del primogenito.
Invece i fili di nove anni prima si riallacciano con naturalezza e anzi il dialogo diventa più maturo e più profondo, dando spessore ai due personaggi. Se nel film originale l’americano Jesse e la francese Céline si incontrano per caso in treno e passano la più romantica delle notti a Vienna, nove anni dopo si rivedono a Parigi per la prima volta avendo mancato l’appuntamento che si erano dati. Gli anni sono passati e hanno lasciato i segni sui visi e sui discorsi: i 70 minuti girano intorno più alle possibilità perdute che alle speranze per il futuro.
Continua…