Sono riuscito a rimettere tra i miei bookmark il weblog di Luciano Giustini. Lo so, bastava cercarlo… È sempre interessante.
La “tassonomia dei bloggatori” mi trova d’accordo, e senz’altro sono uno dei “tecnici”. Purtroppo i “logorroici” mi stanno invece quasi tutti antipatici.
Subito prima che la battaglia di Baghdad rischi di trasformarsi in una Jenin all’ennesima potenza, esperti israeliani propongono un decalogo di consigli alle truppe americane per la battaglia urbana e la gestione degli attacchi suicidi.
A parte ogni perplessità sulle credenziali israeliani che portino a considerare questi consigli “buoni”, due punti in particolare sollevano più di un dubbio:
“Cercare il sostegno internazionale. Provare con tutti i mezzi diplomatici a ottenere l’appoggio dei propri alleati e in generale della comunità mondiale.”Non mi sembra faccia parte della politica né di Israele né degli USA.
“Fare atto di umiltà. Ricordare che nemmeno una superpotenza può vincere tutte le battaglie.” E questo, onestamente, lo vedo del tutto improbabile!
Di ritorno da una breve vacanza ad Istanbul, ho trovato un libro molto interessante di Philippa Scott, Turkish Delights, che mostra (è illustrato splendidamente) alcune delle meraviglie ottomane per arte, ceramica, decorazioni, ma anche l’effetto sull’artigianato e la cultura europea nei secoli passati.
Tra le cose curiose citate, la passione del sultano Abdulhamid (XIX secolo) per l’opera europea, ma anche per il lieto fino, cosicché tutte le tragiche storie del melodramma erano per lui state riscritte nel finale: Violetta guarisce e vivrà felice e contenta…
La Rai ormai è a Milano e ci resterà. Non esiste possibilità di bloccarla. L’Annunziata non ha nessun potere, le decisioni le prende il Consiglio d’amministrazione che sa benissimo che il nord paga il sessanta per cento del canone.
Così parlò Umberto Bossi. Ancora qualche dubbio sul perché Paolo Mieli abbia rifiutato l’incarico?
Ho impiegato un po’ a formarmi un’opinione sul nuovo disco di Ivano Fossati, “Lampo viaggiatore”. L’umore non era giusto e quest’anno la primavera a Cipro ha tardato moltissimo ad arrivare. Tutto questo c’entra, le giornate nebbiose in cui si apprezzano dischi come “Discanto” o “La pianta del tè” non sono adatte a questo nuovo lavoro, che va meglio gustato con un po’ di sole, e con una predisposizione “solare” dello spirito.
Continua…Tempi duri per al-Jazeera: offrire una visione alternativa dell’invasione anglo-americana non piace per niente alla superpotenza, e la libertà d’informazione cade vittima del “patriottismo” a stelle e strisce. Ora i soldati americani gli sparano addosso. Dicono che sulle fiancate dell’auto fosse ben visibile il logo ‘al-Jazeera’ ma, ehi, forse avrebbero fatto meglio a cancellarlo.
Questo arriva il giorno dopo la notizia che la compagnia di servizi web Akamai ha cancellato un contratto con l’emittente in lingua araba, che era bersagliata da non meglio precisati “pirati patriottici”.
Aggiornamento: nella mattina dell’8 aprile un raid ha colpito gli uffici di al-Jazeera a Baghdad, uccidendo un cameraman, mentre un giornalista è dato per disperso.
Ben Hammersley ha cantato le lodi del formato RSS con un paragone calzante:
My point is that syndication is a subset of RSS’s uses nowadays. That RSS data, in all formats, is being used in other ways increasingly removed from the simple parse’n’display. Calling that ‘syndication’ isn’t always wrong, but it’s like calling Monica Bellucci ‘kinda pretty’: it’s a simplification that does the whole a great disservice.
Bernardo Valli scrive da Baghdad e io sento un brivido.
Non puoi buttarti giù dal letto ogni volta che senti delle esplosioni, anche se ravvicinate. In questo comportamento si nasconde un’inconscia fiducia nella precisione della tecnologia americana. Non ce l’hanno con me, pensi, e ti giri sul cuscino dall’altra parte. Non mi fido, forse, del loro Microsoft Windows 2000? Perché non dei loro missili?
Ommioddio, Bernardo, torna a casa presto.
Aggiornamento: purtroppo come si è visto i giornalisti avrebbero fatto meglio a non fidarsi della precisione americana. Come giustamente ora dice Valli “Adesso ci penso due volte prima di affacciarmi al balcone”.
“Diciamocelo francamente: antiamericano, nella sua vaghezza, è una parola che non significa un cazzo.” Bravo!
Fox broadcasts to the entire world. Like CNN, it presents to the globe the face of America and its perception of reality, and it exports its dark side, the infuriating side that inspires so much hostility: the self-righteousness, the brutality, the pretension, hubris, and simplicity, the feverish faith in its moral superiority, the saccharine and infantile patriotism, and the deep self-persuasion that America is not only the most powerful of the nations, but also that the truth is always American. Fox looks like the media arm of the superpower mentality, indifferent to any perspective that is not American and alienating vast portions of the world.
Questo commento dedicato alla rete televisiva Fox News non è scritto da un giornale della “vecchia Europa”, ma dal quotidiano israeliano Ha’aretz. Segnalato da Brodo Primordiale.
Dello “spam” si può fare a meno sempre, ma in qualche caso persino di più: di sapere che potevo comprare online il mazzo di carte dei ricercati iracheni non mi interessava granché.
Che bello, ho scoperto che Montgolfières, il primo disco di Gianmaria Testa, è stato pubblicato in America. La copertina, diversa da quella dell’edizione francese (il “ferroviere” infatti ha dovuto emigrare per farsi pubblicare un album), è pure piacevole.
Viene consigliato a chi ha acquistato i CD di Bocelli - non si può avere tutto…
Che la “blogosfera” italiana sia un concentrato di autoreferenzialità, di “bloggatori” che si parlano addosso e di polemiche da Costanzo Show non è certo una novità.
Forse c’è qualcosa di connaturale al mezzo: anche in ambienti internazionali e tecnici non si risparmia qualche colpo ad personam, anche se spesso (in casi come questo) ben giustificati.
La riprova che una nuova tecnologia è ormai entrata nella normalità delle cose spesso si vede da dettagli in apparenza insignificanti. Dopo tanto parlare di weblog, Microsoft ha creato un Blogging plug-in nel suo “Windows Media Player 9 Series Fun Pack”; gli utenti di client dedicati come w.bloggar potranno, grazie al plug-in, inserire automaticamente titolo ed album della canzone che stanno ascoltando mentre “bloggano” il loro post…
Ho ormai accettato che non riuscirò mai a comprendere veramente Cipro, così come dovrebbero avere fatto le maggiori potenze mondiali o le Nazioni Unite. Al contrario di quello che si temeva, l’Armageddon previsto non si è verificato, anzi Cipro ha felicemente firmato ad Atene il trattato di adesione all’Unione Europea, che sarà effettiva fra un anno, il 1° maggio 2004.
Ma le trattative tra le due parti non hanno avuto lo stesso buon esito e dopo l’ennesimo fallimento dei colloqui di pace all’ultimo istante, con tanto di rinuncia pubblica da parte del povero Kofi Annan (non un buon periodo per lui), si pensava che le speranze di una riunificazione tra la parte turco-cipriota e quella greco-cipriota fossero seppellite per un bel po’, con solo quest’ultima destinata all’accesso all’UE.
Ieri invece l’apertura del check-point nelle due direzioni, del tutto inaspettata da parte del regime turco-cipriota (dopo 29 anni!) da un lato ha ridato fiato agli ottimisti, dall’altro ha generato dubbi di ogni tipo sulle motivazioni di una mossa del genere. Tanto che la prima reazione del governo della Repubblica (greco-cipriota) sono state un po’ sull’isterico, cercando di minimizzare, o di convincere i cittadini che un viaggio nelle “zone occupate” era un errore politico.
Invece, centinaia di persone si sono messe pazientemente in fila al checkpoint Ledra, finora transitabile solo dagli stranieri, e non hanno per ora generato alcun problema, anzi si racconta di belle scene di saluti reciproci tra i due gruppi finora divisi. Durerà?
Questo weblog usa il software Movable Type e ne sono ben contento: estremamente rifinito, è un piccolo modello di qualità.
In due articoli sul Guardian Ben Hammersley annuncia il nuovo servizio di hosting di SixApart (la compagnia fondata dagli autori di MT), che si chiamerà TypePad e ne fa una interessante analisi. Alcune delle caratteristiche di TypePad saranno anche disponibili nel prossimo Movable Type Pro.
Continua…Approfittando della Pasqua Ortodossa (e del lungo periodo di vacanza che viene con essa qui a Cipro) ho messo un po’ mano alla formattazione del weblog, sincronizzando i template con una traduzione italiana dei template di Movable Type (in stile Gettysburg), aggiungendo il canonico “blogroll”, eccetera.
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“Una volta ero razzista.
Poi ho imparato ad accettarmi.” (brontolo)
“Muor giovane colui che al cielo è caro
o imbocca l’autostrada contromano.” (giovani tromboni)
A nulla è valso il suo ricco curriculum accademico e professionale. Sira Miori, la direttrice dell’istituto culturale italiano di Bruxelles, è stata richiamata a Roma dal ministro degli esteri Franco Frattini. La sostituirà Pialuisa Bianco, ex direttrice dell’Indipendente, giornale vicino alla Lega Nord. La successione ha scatenato la polemica.
Da Le Soir, ripreso da Italieni.
“Reading Usenet is like drinking from a firehose, posting to Usenet is like shouting at people in a passing rollercoaster, and archiving Usenet is like saving used toilet paper.”
Dieci anni dall’ultimo messaggio di Gene Spafford. Nonostante tutto, io continuo ad amare Usenet!
.mau. (aka Maurizio Codogno) ha rilasciato la nuova versione del Gergo Telematico, la risposta tutta italiana allo Jargon File.
Tra le novità, la definizione di utonto!
Berlusconi dice: È stato condannato un innocente.
Ce ne duole. Ci consoliamo col fatto che lo stesso giorno hanno condannato anche Previti.
Da brontolo. Che altro aggiungere?