Affrontare l’accessibilità è la versione italiana del libro online Dive into Accessibility di Mark Pilgrim.
Una lettura utilissima per un sito più accessibile in 30 giorni.
Come ha detto Daniele Silvestri, “Non mettete via le vostre bandiere, perché serviranno ancora. E non vi fidate mai di chi sorride troppo”.
(grazie a Mario per avermi spedito l’immagine!)
Ho scoperto oggi con errore una configurazione di default di Hotmail: tutta la posta che non ha l’header To: settato all’indirizzo della persona finisce in un folder bulk dove insieme a spam e altre amenità vanno quindi a finire tutti i messaggi spediti dalle mailing list ben configurate e che corrispondono agli standard di Internet. Fantastico…
Per ovviare a tutto questo bisogna sperare che gli utenti hotmail capiscano che bisogna andare a guardare in quel folder (nessuna speranza), oppure bisogna intervenire sulla configurazione della mailing list, per esempio utilizzando il VERP, che però raddoppia o triplica il consumo di banda per ogni messaggio spedito.
Grazie, Microsoft…
L’ultimo bug di Intenet Explorer è talmente ridicolo, e pericoloso, che mi lascia senza fiato…
“Buffone, fatti processare come tutti gli altri. Rispetta la legge, la magistratura, la Costituzione, la democrazia e la dignità degli italiani o farai la fine di Ceausescu o di Don Rodrigo”
Se davvero fanno Previti sottosegretario succederanno cose da raccontare ai nipotini…
Siccome siamo quotidianamente bombardati da notizie, commenti, accuse e contraccuse riguardanti i giornali e (soprattutto) la televisione italiana, si perde a volte il punto di vista generale sullo stato di salute di quello che dovrebbe essere un contropotere democratico al tempo di Berlusconi & C.
Un rapporto di Reporters sans frontières, denso ma lineare, ricorda a tutti che la situazione editoriale in Italia è prima di tutto viziata dal macroscopico conflitto di interessi del Presidente del Consiglio.
Il mercato dei corsi e delle consulenze per le tecnologie Internet si sta riprendendo, sostiene Randal L. Schwartz, uno dei più famosi consulenti Perl. Speriamo bene…
Il 29 luglio 1994 Stefano Benni pubblicava questo Bokassa Rap sulla prima pagina de il manifesto. È attuale oggi più di ieri.
Continua…Pare che Berlusconi si arrabbi (anche) quando chiamano i suoi deputati “forzisti” e non “azzurri”. Ma per me saranno sempre “forzitalioti”.
Salam Pax, il famoso blogger di Bagdag, sta bene e ha potuto postare sul suo weblog grazie all’aiuto di amici all’estero i vari post che aveva scritto durante i giorni della battaglia.
Let me tell you one thing first. War sucks big time. Don’t let yourself ever be talked into having one waged in the name of your freedom. Somehow when the bombs start dropping or you hear the sound of machine guns at the end of your street you don’t think about your “imminent liberation” anymore.
Ma è davvero lui? Che è, l’inventore dell’Email?!
Grazie a Sami per l’immagine!
Era un po’ che volevo dare un giudizio sul mio primo periodo da “bloggatore”; pensavo di farlo per il centesimo post, che invece è passato in maniera anonima, lo faccio ora collegandomi idealmente a un commento su Brodo Primordiale che fa le pulci ad alcune affermazioni degli autori di Quinto Stato (una webzine più che un blog) secondo cui la “fuffa” sparirà presto. “Fuffa” è un termine con cui si ama definire i blog personali e senza un vero argomento — ma in questo caso è usato in maniera dispregiativa.
Mi chiedevo allora: se il tuo weblog è “fuffa”, cosa lo fai a fare?
Continua…Opinioni sul nuovo condono fiscale:
“Da noi - conferma Giuseppe Bortolussi, segretario degli Artigiani di Mestre - c’è una vera e propria corsa. Le condizioni del concordato e del tombale sono particolarmente convenienti sia per l’anonimato sia per l’esiguità delle richieste. Insomma è quasi un peccato aver, in passato, pagato le tasse”.
Non preoccupatevi, non c’è pericolo che rifacciano l’errore.
Notizie di Sergio Caputo, mia vecchia passione musicale: vive in California, ha beghe varie con le case discografiche, ma ha anche aperto un divertente weblog in cui batte e ribatte con il piccolo gruppo dei suoi fan.
Purtroppo o per fortuna, con l’avvicinarsi del semestre italiano di presidenza europea gli altri paesi dell’Unione cominciano ad interessarsi della situazione interna nazionale, e soprattutto del personaggio che domina la scena, il cav. Berlusconi. Oggi tocca all’Independent.
Dogged for years by criminal charges that could bring him down, Berlusconi has made saving his skin the subject of his government over the past two years. A raft of laws and other measures have been rammed through parliament, whose object whatever his claims to the contrary has been to get Berlusconi off the hook.
Berlusconi is not paranoid: they really are out to get him. They want to know the answers to some simple questions. Did your company, Fininvest, pay bribes of 200m lira (£75,000) to Roman judges in 1985? If not, how do you explain the movement of funds totalling that amount from Fininvest accounts to those of the judges? And if that’s not a crime, what is?
Salam Pax ha ricominciato a scrivere, e riesce a raccontare la situazione di Bagdad con tocchi di assoluta modernità.
The streets markets look like something out of a William Gibson novel. Heaps of cheap RAM (stolen of course) is being sold beside broken monitors beside falafel stands and weapons are all available. Fights break out justlikethat and knives come out from nowhere, knives just bought 5 minutes ago. There are army sighting thingys, Weird looking things with lenses. And people selling you computer cases who tell you these are electric warmers, never having seen a computer case before. Really truly surreal. Software CDs, Movie CDs and cheap porn.
Luca Sofri parla delle gioie e dolori delle cassette compilation, le manie, le regole, il piccolo mondo dell’epoca. Non posso che essere d’accordo, condivido quasi tutte le osservazioni e d’altronde credo che su questo sia stato scritto tutto il dovuto da parte di uno dei miei scrittori preferiti.
P.S. Credo anzi che sia il caso di andare a rileggermi High Fidelity. Stasera.
L’economia italiana non va bene, in altri tempi o in altri paesi sarebbe la preoccupazione principale. Scrive Massimo Riva:
Mentre l’economia frena sull’orlo della recessione, il presidente del Consiglio e la sua maggioranza appaiono alacremente mobilitati a invocare il bastone per i magistrati indipendenti, a inventarsi espedienti per sottrarre alla giustizia parlamentari inquisiti o addirittura condannati, nonché a colonizzare la televisione pubblica (che, guarda caso, ieri ha quasi del tutto ignorato la cattiva notizia sul Pil, imitata dai tg Mediaset) e magari anche qualche giornale non del tutto allineato ai loro comodi. No, non è tanto quel meno 0,1 per cento che deve oggi allarmare gli italiani, quanto che un Cesare Previti conti per il patrio governo molto più delle sorti dell’economia nazionale.
Esce il secondo capitolo di The Matrix e recensioni e commenti non mancano certo. Ho letto però commenti preoccupanti sugli aspetti che mi stanno veramente a cuore: “Monica Bellucci è sullo schermo per meno di cinque minuti sulle due ore e diciotto di «The Matrix Reloaded»”. Uffa…
È arrivata la tessera del cineclub, intestata a tal “Alessio Brawadwi”. Non riesco ad immaginare cosa posso aver detto loro per generare questo nome, ma in fondo non mi dispiace: ha un che di esotico e può tornare utile come pseudonimo su Internet!
Nei mesi scorsi sono giunti da parte della Casa Bianca diversi commenti “discutibili” riguardo l’uso delle armi nucleari: mentre da un lato è evidente che si possa ipotizzarne l’uso (altrimenti tanto vale non averne), dall’altro questa amministrazione, con in testa il solito simpaticone di Rumsfeld, sembrava mettere sullo stesso piano armi “convenzionali” e armi nucleari.
Non era paranoia (in realtà, non lo è quasi mai): un articolo su Slate fa nomi, cognomi e progetti di chi vuole sempre più armi atomiche, e vorrebbe davvero usarle.
Some in the Bush administration […] want to demystify nuclear weapons, strip away the taboo against their use, and insinuate them into the arsenal of U.S. war-fighting tools. A key figure in this effort is Keith Payne.
Grazie ad Arrigo, la mia fonte per tutto quello che accade nel meraviglioso mondo delle armi atomiche…
È chiaro che a lasciare fare agli avvocati i processi non finirebbero mai, e io a seguire il ragionameno sento vertigine e nausea…
L’avvocato di Previti ha chiesto una nuova convocazione del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi “come imputato in reato connesso. Eventualità per la quale è previsto anche l’accompagnamento coattivo del teste”. Il premier potrebbe avvalersi della facoltà di non rispondere ma in questo caso, secondo i legali, si dovrebbero “acquisire le dichiarazioni spontanee” già rilasciate dal Presidente del Consiglio ma anche quelle che renderà al processo stralcio che deve ancora fare. “Si dovrebbe quindi attendere che termini le sue dichiarazioni per travasarle nel nostro processo”. In questo modo la Corte dovrebbe comunque attendere l’evolversi dello stralcio prima di chiedere il procedimento che riguarda Previti e gli altri imputati.
Ben Hammersley scrive: “Ah, drunk in Sweden, belly full of pyttipanna, watching the Eurovision [Song Contest], slumped, beer in hand, under a pile of sleeping dogs. Can it get better?”
Beh, ora mi ricordo perché non avevo voglia di rimanere a vivere in Svezia…
Siccome tutti dicono di aver vinto le elezioni amministrative, e i numeri rimbalzano, leggete qui qualche piccola verità:
Secondo l’Istituto Cattaneo di Bologna è Forza Italia il partito più “scottato” da queste elezioni. Dall’incrocio tra le politiche del ‘96 con le provinciali del ‘98, e tra le politiche del 2001 con le amministrative del 2003, risulta che il partito del premier ha perso l’8,3% del suo elettorato.
Leggo all’Internet Movie DataBase: “Remain seated at the end of the credits”.
Ora, a Nicosia questo è praticamente impossibile, alla fine del film (che di solito, massimo dell’orrore, viene pure interrotto a metà da intervallo con pubblicità) la gente scappa prima ancora che i titoli di testa comincino a scorrere, e a metà della lista degli attori, molto ma molto prima del nome del duemillesimo stuntman, ero solo al centro della sala, con gli inservienti che mi guardavano, e sono uscito.
Insomma, che mi sono perso?
È inutile, ci sono persone che quando aprono la bocca fanno danni, soprattutto a sé stessi.
Mike Tyson: “Mi sarebbe davvero piaciuto averle fatto ciò di cui sono stato accusato, e ora desidero violentarla sul serio”.
Il ministro Castelli: “Il lodo Maccanico interviene su alcuni aspetti particolari, ma è sotto gli occhi di tutti che non risolve i problemi dei parlamentari. Ergo, bisogna occuparsi anche di questi problemi e dei poveri ministri che, come me, oggi sono sotto la minaccia dell’autorità giudiziaria”.
Fermateli, per il loro bene.
Mentre molti giornali italiani cercano di minimizzare un po’ la portata delle “dimissioni” di Ferruccio De Bortoli dalla direzione del Corriere della Sera, The Independent ci va molto pesante:
The editor of Italy’s most important daily paper was expected to resign last night, the apparent victim of Prime Minister Silvio Berlusconi’s relentless quest for control of the national news media.
Ferruccio De Bortoli is only the latest editor to pay with his job for his courage.
Two editors and a reporter at an influential Communist Party newspaper in China were sacked over an article claiming that a tenth of female university students in a central province were also working as prostitutes.
Ali Lmrabet, editor of two satirical Moroccan weeklies, was jailed last week for four years and fined for “insulting the king”. He went on hunger strike in protest and is now in hospital.
Jamal Khashoggi, editor of Saudi Arabia’s Al-Watan, was fired for criticising Muslim extremists. And in Belarus, two papers were banned yesterday for three months for planning articles about top leaders.
Beh, adesso questo mi sembra eccessivo, spero davvero che non si stia finendo al livello di democrazia di questi esemplari paesi. Certo anche solo l’accostamento è veramente umiliante…
“È cambiato che adesso non è più punito solamente il commercio ma anche il semplice scambio di materiale coperto dai diritti d’autore. Molti dicono che si sia trattato di una legge voluta dalle case discografiche, ma a noi questo non deve interessare”.
“In teoria possono rispondere penalmente tutti gli utenti che si scambiano una canzone scaricata da Internet. In pratica, quelli che si scambiano musica on line sono troppi. Alla fine sarà impossibile perseguirli”.
Queste le dichiarazioni della Guardia di Finanza, un corpo di polizia dello Stato che ha, pare, speso ingenti risorse umane in una fantomatica “retata” di normali utilizzatori di Internet. Sono senza parole.
Aggiornamento, 5 giugno: Massimo Mantellini sintetizza giorni di notizie vaghe, tra conferme e smentite e un gran sapore di bufala. La sensazione generale che resta è un’operazione di FUD che comunque metta paura all’utente medio e lo rigetti nelle braccia ‘legali” delle major discografiche…