3 Febbraio 2003

Il solito spam...

Uno di quei soliti spam, arricchimento rapido mettendosi al servizio di qualche sedicente personalità di uno stato estero. Chi ci può credere? Giusto Berlusconi, o Blair.

I AM GEORGE WALKER BUSH, SON OF THE FORMER PRESIDENT OF THE UNITED STATES OF AMERICA GEORGE HERBERT WALKER BUSH, AND CURRENTLY SERVING AS PRESIDENT OF THE UNITED STATES OF AMERICA. THIS LETTER MIGHT SURPRISE YOU BECAUSE WE HAVE NOT MET NEITHER IN PERSON NOR BY CORRESPONDENCE. I CAME TO KNOW OF YOU IN MY SEARCH FOR A RELIABLE AND REPUTABLE PERSON TO HANDLE A VERY CONFIDENTIAL BUSINESS TRANSACTION, WHICH INVOLVES THE TRANSFER OF A HUGE SUM OF MONEY TO AN ACCOUNT REQUIRING MAXIMUM CONFIDENCE…

Continua…
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4 Febbraio 2003

Verso la manifestazione del 15 febbraio

Fermiamo la guerra all'Iraq

Fermiamo la guerra all’Iraq. Manifestazione nazionale il 15 febbraio.

Centinaia di migliaia di persone si sono già mobilitate per la pace. Facciamo appello ai movimenti, ai cittadini e alle cittadine di Europa per una resistenza continentale coordinata alla guerra: organizzando da subito una opposizione di massa all’attacco all’Iraq in caso avvenga l’attacco, organizzando immediatamente mobilitazioni (vedi le altre manifestazioni nel mondo), azioni e manifestazioni nazionali il sabato immediatamente successivo, iniziando da ora ad organizzare manifestazioni in tutte le capitali europee il 15 di febbraio.

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7 Febbraio 2003

Forma e sostanza

Ma come mi sento in questo periodo? Ho ritrovato un verso adatto da una canzone:

“Voglio ciò che mi spetta, lo voglio perché è mio, m’aspetta”

Continua…
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8 Febbraio 2003

Un impegno concreto

Meno tasse per Totti

“Meno tasse per Totti” sembrava una satira elettorale, invece si stanno preparando i contributi statali per il calcio italiano, e per i suoi lavoratori destinati alla cassa integrazione. D’altronde, a ben vedere, le tasse per Totti sono calate davvero.

Grazie a Gene Gnocchi per avermi ricordato la cosa…

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9 Febbraio 2003

La lunga strada per la libertà

Blair is no longer prime minister of Britain, he is the foreign minister of the United States

Nelson Mandela

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10 Febbraio 2003

Lo Schifani di Bush

La definizione di Curzio Maltese cattura l’essenza della politica estera italiana in modo straordinario.

[Berlusconi] un giorno ha lanciato da solo lo “scontro di civiltà”, poi è stato ricevuto da Gheddafi e si è scoperto suo ammiratore e alleato dell’Islam. Il mese scorso a Mosca era a cena da Putin e allora ha giurato che “Saddam non ha più armi di distruzione”, però una colazione alla Casa Bianca l’ha convinto che a Bagdad è pronta l’atomica. Gira e rigira, alla fine il nostro ha scelto la strada di un servilismo fanatico nei confronti del più forte, secondo lo schema di cui gode i vantaggi in patria, e si è trasformato nello Schifani di Bush.

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PowellPoint

Anche tu vuoi accusare Saddam?
Usa il nuovissimo Powell Point 1.0!
Potrai creare tutte le prove grafiche
che ti servono per bombardare l’Iraq!

PowellPoint 1.0

Grazie a Beatrice per la segnalazione! Aggiornamento: mi dicono che è già visto su trascendentale - tipico effetto blog!

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11 Febbraio 2003

Zivago

Ero curioso riguardo un nuovo film TV trasmesso questa sera da Canale 5, Zivago; pensavo fosse un drammone contemporaneo ispirato alla tragedia del fallimento di una dot.com. Invece è un remake del film con Omar Sharif dal famoso romanzo di Pasternak.

Il film TV è terribile, un polpettone americano che tralascia qualsiasi discorso politico, e trasforma in macchiette tutti i personaggi, e Lara in una sgualdrinella. A questo punto potevano davvero riportarlo nel mondo delle dot.com…

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12 Febbraio 2003

Nice work, Tony

Tempi difficili per i leader politici che si affidano mani e piedi ai sondaggi d’opinione: un nuovo sondaggio di Channel 4 dedicato alla possibile guerra in Iraq è quantomeno imbarazzante per l’alleato di ferro Tony Blair.

Infatti non solo metà degli intervistati pensa che il primo ministro britannico faccia da scendiletto all’amico Bush, ma la sua valutazione personale è a 4 su 10 e il 20% crede che le “prove” fornite da Powell al Consiglio di Sicurezza siano semplicemente false.

Perché questi sondaggi non si fanno anche in Italia?

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Una certa idea degli Arabi

Era da un po’ che avevo da parte il link a un articolo della National Review a firma di tal John Derbyshire, scritto qualche mese fa a riguardo della vicenda Israelo-Palestinese. Ma torna buono anche adesso, perché il bersaglio è ben più ampio; infatti il punto è che è inutile aiutare i palestinesi, in quanto arabi. Ed essendo arabi, sono “senza speranza” politicamente perché incapaci di democrazia.

The Palestinians are Arabs; and the Arabs, whatever their medieval achievements (as best I can understand, they were mainly achievements of transmission — “Arabic” numerals, for example, came from India) are politically hopeless. Who can dispute this?

They can’t handle modernity, for some cultural reason we don’t understand and can’t do anything about.

Continua…
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13 Febbraio 2003

Ivano e la pace

Ivano Fossati dice:

Sono un pacifista convinto, gandhiano, uno di quelli che oggi vengono sbeffeggiati dal pensiero dominante. Ancora adesso, a cinquantanni, non riesco a concepire nessuna giustificazione all’idea di guerra.

La guerra non è mai, mai giustificabile. Soprattutto quando si pensa di bombardare un popolo oppresso con la scusa di punire l’aggressore. Ma è già un errore fare distinzioni: no alla guerra e basta.

A partire dalla seconda guerra mondiale, dopo l’Olocausto, pensavo che l’anima della gente fosse stata purificata dall’idea di qualsiasi intervento armato tra i popoli. Abbiamo pensato che gli Stati Uniti avrebbero usato metodi più raffinati per destabilizzare i dittatori. Forse li abbiamo sopravvalutati. E forse abbiamo sopravvalutato anche noi stessi.

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14 Febbraio 2003

Scelte difficili

Pare che l’Avvocato Taormina abbia querelato Vespa e la RAI per essere stato “mailtrattato” durante una puntata di “Porta a porta”. Ora, a chi vorreste dare ragione? A Taormina? A Vespa? Alla RAI? Questa è difficile…

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Buon San Valentino

Il Daily Mirror ha dedicato la copertina del 14 febbraio alla coppia innamorata Tony & George:

Daily Mirror del 14 febbraio

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Il malvagio signore degli anelli

Vista su EuroNews a una manifestazione pacifista americana:

Frodo has failed, Bush has the ring

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15 Febbraio 2003

15 febbraio 2003

In milioni marciano contro la guerra

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17 Febbraio 2003

L'anello

Allora è vero che Frodo has failed, Bush has the ring!

George W. Bush, Lord of the Ring

Da Ming the Mechanic, che lista anche alcuni bei slogan delle marce di protesta (“Let’s bomb Texas, they have oil too”)

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18 Febbraio 2003

Complotto giudiziario internazionale

“Berlusconi disprezza il potere giudiziario”. Non sarebbe una gran notizia, se non venisse direttamente da un rapporto delle Nazioni Unite, reso pubblico ieri dall’agenzia di stampa Reuters, e riportato da The Guardian. Il rapporto lo accusa di indebolire la giustizia italiana e di agire come se fosse “al di sopra delle leggi”.

Segnalato da Italieni.

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British "Intelligence"

Il servizio segreto MI6 era già stato ridicolizzato alla notizia che buona parte del suo rapporto dedicato all’Iraq erano frutto della tesi di laurea di uno studente; ora ulteriori notizie mostrano che la fonte stessa potrebbe non essere né casuale, né obettiva:

It emerges that [student] Ibrahim al Marashi himself comes from a Shi’a family in Baltimore, Md. He’s never visited Iraq and is keen to see Saddam toppled by US invasion.

Marashi’s essay was published in the Middle East Review of International Affairs in Sept 2002, a scholarly magazine run by the GLORIA Center (acronym for Global Research in International Affairs Center) in Herzliya, Israel. Its director is Barry Rubin, who has also been a senior fellow at the Washington Institute for Near East Policy — an Israel policy think tank. Rubin is part of the coterie—which includes Daniel Pipes, Michael Ledeen, and the arch conspirator Richard Perle—who have been pressing for a US attack on Iraq.

So here we have a politically-inspired document, spliced together by a Shi’a student, published by an Israeli-based think-tank hot for war, swiped off the web by Blair’s harried minions and served up to Powell as a masterpiece of British intelligence collection from MI6.

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I vantaggi della pianificazione

È sempre bello potersi organizzare in anticipo. Per fortuna un membro dell’amministrazione americana, il sottosegretario di Stato Bolton, ci aiuta a pianificare gli impegni futuri. Parlando in Israele ha confermato che la guerra all’Iraq ci sarà senz’altro e poi, come riporta il quotidiano Ha’aretz, si passerà alla Siria e poi all’Iran.

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19 Febbraio 2003

Sondaggio su Europa ed Iraq

La presidenza greca dell’Unione Europea ha promosso un sondaggio elettronico sulla opinione dei cittadini europei in merito all’attacco all’Iraq. I primi risultati indicano le posizioni ben note dell’Europa: diplomazia per evitare una guerra che ha come obiettivo il petrolio.

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21 Febbraio 2003

Sia lode al compagno Ferrara

Eugenio Scalfari sull’Espresso si lancia in un agrodolce elogio di Giuliano Ferrara, fuggito per disperazione dal ruolo di commentatore della manifestazione del 15 febbraio:

il Nostro è diventato da tempo una vera �star� televisiva e se lo merita: in un sistema di comunicazione che privilegia la rissa verbale, gli accenti tonitruanti, le ordalie semplificatrici e l�esibizione impudente della faziosità, chi può competere con Giuliano, il quale accoppia a tutti questi requisiti così richiesti dal mercato perfino quel sovrappiù di intelligenza della quale i suoi concorrenti sono totalmente sprovvisti? Ma il riconoscimento che voglio oggi dedicare a Ferrara riguarda il suo comportamento nel giorno della sconfitta, che si è consumata senz�appello il 15 febbraio durante le sette ore dell�immane corteo della pace per le strade di Roma in un mare di bandiere dai colori dell�arcobaleno.

Divertente anche un articolo più vecchio di Rekombinant: Giuliano Ferrara è un infiltrato.

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25 Febbraio 2003

Boicottaggio della Exxon

È in atto la campagna StopEssoWar, promossa da Bilanci di Giustizia, Rete Lilliput, Centro Nuovo Modello di Sviluppo, Greenpeace, Botteghe del Mondo.

La Exxon, per la sua posizione di maggiore compagnia petrolifera, per di più statunitense e con un grande “ascendente” su Bush, sarà la compagnia che più di altre trarrà profitti dalla conquista dell’Iraq e dei suoi campi di estrazione, il 25% dei quali era già di sua proprietà prima del conflitto del 1991.

La Exxon è già al centro di una campagna di boicottaggio internazionale che coinvolge Gran Bretagna, USA, Francia, Austria, Germania e Australia. Oggi persino la Deutsche Bank giudica a rischio investire nella multinazionale petrolifera.

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26 Febbraio 2003

Disinformazione

Checché ne dica il nostro Presidente del Consiglio, la vera disinformazione la fanno in RAI. Tratto dalle confessioni di alcuni giornalisti, che verranno raccolte in un libro bianco:

Ti dico allora che le bandiere della pace è meglio non mostrarle in televisione, anche se ce ne sono a decine di migliaia in tutto il Paese. In questi giorni stiamo minimizzando anche il Papa che chiama al digiuno i pacifisti. E l’incontro di Formigoni con Tareq Aziz? Il suggerimento è stato di glissare…

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Guera!

Direttamente dalla curva della Roma:

"Bush comprate er Risiko"

Grazie a Sami per la segnalazione!

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