...``Internet''
Non c'è consenso assoluto su come tradurre in italiano questa dicotomia: mentre qualcuno riporta l'espressione inglese ``the Internet'' parlando de ``l'Internet'' (per esempio [Car96]), la maggioranza degli utenti chiama semplicemente ``Internet'', con la maiuscola, la rete mondiale, e ``un'internet'' (femminile, con implicita traduzione del termine ``rete'') una rete in tecnologia IP, per cui ultimamente viene anche utilizzato il termine intranet. Noi utilizzeremo questi ultimi termini, ormai diffusi nel gergo tecnico; da notare che una traduzione fedele dei termini inglesi è invece diffusa quando si parla di ``una rete'' piuttosto che de ``la Rete''.
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...l'ARPA
Advanced Research Project Agency, agenzia del Ministero della Difesa americano nata nel 1958 con lo scopo di finanziare progetti scientifici ``di frontiera'' che potessero avere, anche lontanamente, usi militari.
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...Day
1o settembre, tradizionale giorno di festività americana di inizio autunno.
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...host
englishUniversity of California at Los Angeles (UCLA), Stanford Research Institute (SRI), University of California at Santa Barbara (UCSB), University of Utah in Salt Lake City. I nodi diventarono diciannove nel 1971 e trentasette nel 1972; in quella fase la rete era usata per studiare i meccanismi di trasmissione a pacchetto e i livelli di congestione della struttura [Cer93b].
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...necessario.
131.114 è l'indirizzo assegnato alla rete della comunità accademica di Pisa, il terzo numero (21) indica su quale rete locale è presente l'host, 15 è il numero proprio del sistema.
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...datagrammi
I termini ``pacchetto'' e ``datagramma'' sono quasi intercambiabili, ma in realtà parlando di TCP/IP la parola corretta è la seconda, in quanto la prima si riferisce a un oggetto fisico che transita su una Ethernet o altro mezzo di comunicazione. Nella maggior parte dei casi, un pacchetto contiene un solo datagramma, da cui la corrispondenza, ma vi sono casi (ad esempio TCP/IP utilizzato sul protocollo X.25) in cui ciò non è vero.
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...punti.
Per esempio, un host connesso attraverso il Dipartimento di Informatica dell'Università di Pisa ha come nome apollo.di.unipi.it. Il nome del calcolatore è ``apollo'', fa parte del dominio ``di'', che è parte del dominio ``unipi'', sottodominio di ``it''. C'è un ``.'' sottinteso alla fine del nome che indica il dominio radice (si veda la figura 1.1). Il nome completo di un host è anche chiamato Fully Qualified Domain Name (FQDN).
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...nazioni.
Ad esempio RIPE (Réseaux IP Européens), fondato nel 1984, ha l'autorità per lo spazio IP europeo.
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...lettere,
Nella prima categoria, edu (domini accademici), com (domini commerciali), int (domini internazionali), org (organizzazioni senza scopo di lucro), net (domini di transito della rete) e gli americani gov (governativi) e mil (militari). Nella seconda, i circa 230 codici sono quelli dello standard ISO3166 [ISO93], per esempio it per l'Italia o de per la Germania. Sette nuovi domini di primo livello verranno introdotti nel corso del 1997: info, web, rec, arts, nom, firm, store.
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...embrionale.
Si veda anche http://www.w3.org/pub/WWW/Addressing.
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...URL.
In realtà, come vedremo, la questione è più complessa, e a causa dei meccanismi di negoziazione tra client e server un oggetto è univocamente identificato dalla coppia (URL, Content-Type).
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...SGML)
SGML (Standard Generalized Markup Language) è lo standard ISO 8879 per la definizione di linguaggi di markup; ogni linguaggio aderente a questo standard è definito attraverso una Document Type Definition [Gol90].
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...formattazione.
In particolare questa è stata una caratteristica del browser Netscape Navigator, progettato e commercializzato da molti degli originali progettisti di Mosaic e di altri ``storici'' programmi, e uno dei motivi del suo successo.
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...linguaggio.
Le successive versioni di HTML sono state numerate in questo modo: la versione sperimentale iniziale è etichettata come 1.0, e non è mai stata formalizzata; con l'aggiunta delle estensioni introdotte da Mosaic (immagini e form) si è giunti alla definizione della versione 2.0 [BLC95]; la versione 3.0 (o HTML+), che doveva comprendere linguaggio matematico, tabelle e possibilità avanzate di gestione delle immagini [Rag94] è stata abbandonata come progetto complessivo, lasciando il posto alla versione 3.2 [Rag97] che incorpora alcune delle possibilità di 3.0 insieme alle estensioni introdotte da programmi come Netscape Navigator o Microsoft Internet Explorer.
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...contemporaneamente
Attualmente il set di caratteri standard per l'HTML e l'HTTP è l'ISO 8859-1 che comprende i caratteri necessari per le lingue dell'Europa occidentale. Opzioni o versioni speciali del software consentono di visualizzare documenti in alfabeto cirillico o Kanji, ma non contemporaneamente nello stesso documento.
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...dati
Ad esempio Oracle, http://www.oracle.com/products/websystem/webserver.
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...informativa
Chiameremo questo caso particolare ``sistema informativo monolitico''.
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...centro.
La parola deriva da postmaster, ovvero una persona incaricata della gestione della posta elettronica di una macchina su Internet, obbligatoria secondo le specifiche [Cro82]. La consuetudine è stata ripresa da diversi altri servizi di rete, in particolare dal WWW seguendo le indicazioni di stile [BL94b].
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...alto
Implicitamente, intendiamo il percorso di validazione come un percorso basso-alto, con l'utente alla base e il punto di validazione finale in cima.
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...sistema.
Si veda ad esempio il caso studio in [Axe95b].
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...esterno,
In questo caso, come vedremo, sono molti i sistemi accoppiati a basi di dati adatte a descrivere globalmente le funzioni dell'organizzazione.
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...entità.
Questa è un'evidente limitazione del modello: quanto esso è potente e esplicativo per situazioni fortemente strutturate, tanto supporta in maniera non adatta la schematizzazione di sistemi ipermediali di tipo complesso in cui collegamenti puntano arbitrariamente a porzioni ``lontane'' dello stesso sistema o addirittura al suo esterno. Purtroppo (dal punto di vista della modellazione) queste strutture sono comuni negli ipertesti in Rete e in particolare nel World-Wide Web, che basa gran parte della sua fortuna proprio su questa ``apertura''.
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...delegata.
È per gestire queste situazioni che si rivelano di grande aiuto le funzioni di valutazione a posteriori sulla bontà della struttura che identifichino quali sono le aree in cui il dimensionamento della granularità è stato troppo spesso o fine. Questo lavoro rientra tra i compiti del responsabile dell'architettura del sistema.
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...controllo.
Nel § 8.3 vedremo un'applicazione del modello a un'organizzazione universitaria, il Politecnico di Torino.
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...incrociati.
Allo stato dell'arte del WWW sono pochi gli strumenti che permettono di indicare quali siano i collegamenti diretti ad una pagina. In generale si tratta di robot che attraversano periodicamente tutti i collegamenti ipertestuali del sistema informativo e ne tracciano una mappa.
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...DNS
È una soluzione che, basandosi su aggiornamenti cadenzati del nameserver, divide il carico tra diverse macchine identiche al cui indirizzo IP viene assegnato a turno il nome del server [KBM94].
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...clustering.
Una serie di macchine identiche risponde allo stesso indirizzo IP, e il collegamento effettivo tra l'utente e una di queste viene effettuato dal router della sottorete, basando la scelta su turnazioni e carichi di lavoro [Cis96].
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...l'associazione
Il nome deriva dal famoso romanzo di Italo Calvino, Le Città Invisibili, ed in particolare dal brano ``Di una città non godi le sette o settantasette meraviglie, ma la risposta che dà ad una tua domanda''.
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...Commissioni.
Una ``navigazione'' del sistema informativo basata esclusivamente sulla struttura interna dell'associazione e del sistema stesso era stata proposta e sperimentata, ma poi abbandonata in quanto giudicata ``difficile da utilizzare'' da parte degli utenti. Infatti gli schemi mentali che conducono al recupero delle informazioni non sono facilmente prevedibili quando il materiale non ha una classificazione consolidata; in questo caso i progettisti del sistema hanno quindi investito sull'aspetto di connettività interna, non riducendo il grafo ipertestuale delle informazioni a un semplice albero, ma anzi preparando esplicitamente più percorsi possibili di fruizione.
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...informativo.
Gli strumenti utilizzati sono trattati al § 9.1.
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...hosting
Nel gergo dei fornitori di servizi Internet (ISP), l'affitto di uno spazio sul server WWW per la diffusione di proprie informazioni.
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...centro,
Più esattamente, le funzioni di gestione del sistema erano divise tra un gestore ``interno'' al servizio e quelli appartenenti al fornitore commerciale di servizi Internet presso cui era ospitato il servizio. Questo conferma come l'adeguata suddivisione delle due figure (gestione tecnica e mantenimento dell'architettura del servizio), permetta di porre in gestione esterna pezzi non irrilevanti della funzionalità del sistema, senza causare problemi al modello.
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...informativa.
Nel § 9.1 vedremo nel dettaglio i meccanismi possibili per l'automazione dell'aggiornamento di un sistema informativo in queste condizioni.
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...geograficamente,
I gruppi principali di lavoro si trovavano a Roma, Bologna, Pisa e Massa, e nel corso della campagna è stata effettuata una sola riunione ``fisica'' del gruppo di gestione.
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...messaggi
Spesso, per caratteristiche intrinseche alla Rete, al software utilizzato o agli utenti destinatari dei messaggi, la versione archiviata sul WWW è disponibile prima che tutti i destinatari abbiano effettivamente ricevuto la comunicazione.
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...Web.
Per esempio Altavista oppure Hotbot, per citare i più famosi di un settore estremamente competitivo.
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Alessio Bragadini