L'amore non è cieco

È cosa arcinota, ai confini con la banalità, notare come in amore la contraddizione (e il sacrosanto diritto alla medesima), i magoni di ogni tipo, le impennate della logica siano nutrimento quotidiano.

Comunque a me pare che la più cocente, tra le infinite frustrazioni in campo sentimentale, sia la consapevolezza che non soltanto l'amore è cieco, sordo e dotato di gravi turbe anche a livello neurologico, ma soprattutto è di una superficialità mostruosa: l'amore è scemo. Non sceglie mai: capita. A tutti, eh: in questo senso non credo si debbano fare distinzioni tra uomini e donne, omosessuali e eterosessuali.

A ognuno di noi è capitato almeno una volta nella vita di ritrovarsi a dire a qualcuno, con tanto di "vibrato" nella voce: "Guarda io mi detesto, te lo giuro, non so cosa darei per innamorarmi di te, perché tu sei perfetto, capisci? per me, almeno... Sei la persona più straordinaria che conosco, mi piace tutto di te, le tue idee, la tua sensibilità, e poi con te sto bene, so che che mi posso fidare, che mi capisci, con te riesco a parlare benissimo" (lui vorrebbe scopare e tu parli, parli...) "E allora capisci che sto malissimo, non riesco a farmene una ragione, ma mi spieghi perché è andata così? perché non mi sono innamorata di te, anziché di quell'infame che mi rovina la vita?..."

Perché l'infame in questione è bello. Tutto qui. O se preferite, perché mi piace da impazzire, mi tira da morire, mi fa andare il sangue alla testa, quello che vi pare. Fatto sta che quella cosa lì - la passione il delirio l'innamoramento - è esattamente come la grazia santificante per i cattolici: o c'è o non c'è. Non serve a niente far valere il ragionamento, la mozione degli affetti, valutare tutti i lati positivi, le affinità elettive, tutti gli elementi per cui una persona sarebbe perfetta come compagna di vita, niente: l'amore capita. Io credo di aver toccato il fondo parecchi anni fa, quando mi sono resa conto che quello di cui mi ero innamorata non solo mi faceva stare male, ma non mi era neanche simpatico.

Ma come si fa a ridursi così? come è possibile una roba del genere? perché non si deve poter reagire, ribellarsi, sottrarsi a questo meccanismo perverso e umiliante? Poi, certamente, ogni tanto nella vita ti capitano delle botte di culo. E dopo, solo dopo aver perso comunque il senno, il sonno, la ragione e i sentimenti per qualcuno, ti rendi conto - ma dopo, del tutto incidentalmente - che quella lì è anche la persona giusta, anzi perfetta per te. E allora alè, felicità a mille, festeggiamenti, dichiarazioni di fedeltà, e deliri sul Fato, il Destino, la Predestinazione, i bioritmi e Marte in Ariete e "io l'avevo capito subito la prima volta che l'ho visto che era l'uomo giusto per me": balle. È solo una botta di culo. E magari, in questo tripudio ormonale, in questo delirio adrenalinico, hai anche la divina impudenza, l'infinita sfrontatezza di andare dalla tua amica bruttina e dirle: "Ah guarda che sto vivendo questo amore meraviglioso ma sono sicura che succederà prestissimo anche a te..."

Che schifosa bugia. Che disgustosa ipocrisia. Lo sappiamo tutti perfettamente - lei per prima - che a lei non succederà mai una cosa del genere, perché l'amore ha ferree leggi di mercato, e chi è tagliato fuori peggio per lui. A lei, con tutte le sue belle qualità, succederà probabilmente di perdere la testa per uno che non la vedrà nemmeno, perché è tanto bella dentro, ma neanche a rivoltarla se ne accorgono. E lei - lei sì - a un certo punto dovrà mettersi a tavolino, ragionare, decidere, piuttosto che invecchiare completamente sola, di mettersi con uno come lei, senza passione ma con tanti lati positivi, tante belle qualità, tanto bello dentro anche lui, e insieme si faranno delle fantastiche endoscopie: ma la felicità no, niente, negata.

Perché l'amore non è affatto cieco, anche se a Sanremo spopola da un sacco di tempo; semmai è stupido, superficiale, ingovernabile, vanesio, e si lascia condizionare dalle mode, dai modelli estetici dominanti, dall'apparenza, dagli spot. Orribile sospetto: che sia - anche lui - banalmente berlusconiano?

Lella Costa
in "Smemoranda '95: con il cuore e con la mente"